Un’antica massima d’un filosofo e scrittore greco sta alla base del documentario realizzato col suo tipico estro visionario nel ’92 da Godfrey Reggio, “Anima mundi”: “… Perciò possiamo conseguentemente stabilire che questo mondo è in realtà un unico organismo vivente dotato d’una propria anima e d’intelligenza… una singola visibile entità vivente che comprende tutte le altre entità viventi, le quali per la loro intrinseca natura sono tra esse tutte collegate.” (Platone: “Timeo”, 29/30, 4° secolo A. C.). Peccato che in tempi come quelli odierni, sembriamo essercene completamente dimenticati, precipitando sciaguratamente in un transumanesimo ipertecnologico senz’anima alcuna!

Effettivamente chiamare “Anima mundi” documentario è decisamente fuorviante e riduttivo. Questo cortometraggio creato per sostenere la campagna sulla biodiversità del WWF, frutto d’una singolare coproduzione italo-americana fra lo Studio Equatore e lo statunitense Institute for Regional Education, sponsorizzato da un noto marchio di gioielleria nostrano, è imperniato sul concetto del respiro cosmico di madre natura, venerata gioiosamente per millenni dai popoli dell’intero globo, ed è caratterizzato dallo stile suggestivamente ora ipnotico ora frenetico, di cui il regista aveva già dato ampia dimostrazione in “Koyaanisqatsi” (’75-’82) e “Powaqqatsi” (‘(’87).

Ed anche in questo caso, come in precedenza, si rinnova l’abbinata vincente fra le immagini del film e l’efficacissima colonna sonora musicale di Philip Glass, composta da 7 brani, ennesimo capolavoro minimalista del compositore americano, una partitura sapientemente basata su ritmi e stilemi delle più incontaminate tradizioni etnico-musicali, trasmessa nella puntata di giovedì 11 agosto.

Come ulteriore omaggio alla varietà delle culture umane, la succitata definizione di Platone di “Anima mundi”, compare sullo schermo in varie lingue a mò di conclusione del film.

Questa colonna sonora, eseguita dal Philip Glass Ensemble diretto da Michael Riesman, splendidamente registrata nei Looking Glass Studios di New York, dal gennaio al marzo ’91, è uscita in disco l’anno dopo per la Elektra/Nonesuch.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-