Membro del gruppo di rock progressivo dei “Genesis”, Anthony o meglio Tony Banks (1950) s’imbattè ad un certo punto della sua esistenza, dapprima nella musica colta di autori come Gustav Mahler, Erik Satie e Dimitri Shostakovich, per poi dichiararsi successivamente debitore stilisticamente di autori come Jan Sibelius, Ralph Vaughan-Williams e John Barry, una volta che, dopo aver maturato una certa esperienza anche come autore di colonne sonore, decise di cimentarsi nella creazione di lavori interamente sinfonici.

Nel 2002, dopo averci meditato per almeno 6 anni, diede alla luce la prima delle sue sortite in ambito classico, ovvero “Seven”, suite per orchestra in 7 movimenti, una serie di brevi poemi sinfonici che costituiscono una sorta di caleidoscopio di effetti orchestrali ed atmosfere cangianti, stilisticamente influenzate soprattutto da Vaughan-Williams e da Barry più che da Sibelius (è comunque singolare la particolare propensione degli anglosassoni per il musicista finnico), almeno giudicando dal semplice ascolto, con temi principali dal carattere tendenzialmente quieto e sereno, a tratti increspati da sezioni più turbolente.

Dei 7 pezzi facenti parte del progetto, 5 vennero creati appositamente (“Spring Tide”, “Black Down”, “The Ram”, “Earthlight” e “The Spirit of Gravity”), mentre gli altri 2 (“The Gateway” e “Neap Tide”), rielaborano brani scritti parecchio tempo prima. Per dargli adeguata veste sinfonica, Banks si avvalse di Simon Hale per le orchestrazioni, con un risultato finale decisamente accattivante (nonostante la critica abbia storto il naso), tant’è che a questo progetto fecero seguito “Six Pieces for Orchestra” nel 2012 e “Five” nel 2018, che assieme a “Seven” costituiscono una sorta di trilogia.

Oggetto della puntata della trasmissione in onda alla mezzanotte di giovedì 28 gennaio, è per l’appunto “Seven”, nella registrazione effettuata in Inghilterra, agli Air Studios (Lyndhurst) Limited, il 3, 4, 5, 8 e 9 luglio 2002 dalla London Philarmonic Orchestra diretta da Mike Dixon, per la Naxos Records, con la parte di pianoforte in 3 dei 7 brani registrata dall’autore al Farm Studio.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-