Nel 1932 la BBC commissionò a Sir Edward Elgar (1857-1934) una nuova sinfonia, che sarebbe stata la sua terza. Ma la morte della moglie Alice, avvenuta nel ’20, lo aveva scosso a tal punto dal fargli drasticamente diradare la sua produzione musicale, dopo di allora.

Questo non gli impedì di continuare ad effettuare una nutrita serie di incisioni, in veste d’interprete dei propri lavori, visto che fu proprio lui ad inaugurare nel ’31, i mitici Abbey Road Studios. Fatto sta che, nel ’34, dopo la sua morte, il manoscritto di questa sinfonia era rimasto ad uno stadio troppo embrionale e lacunoso, al fine di poterne ipotizzare una qualsivoglia esecuzione. Eppure, incredibile a dirsi, a ciò si sarebbe arrivati dopo la bellezza di ben 64 anni!

Chissà se l’avrebbe mai immaginato, il compositore Anthony Payne (1936-2021), che la cosa che più di tutte gli ha dato la celebrità mondiale, sarebbe stata l’elaborazione di questo torso in un’ampia composizione in 4 tempi! Payne vi lavorò dal ’93 al ’97, inizialmente trovandosi con gli eredi di Elgar piuttosto riluttanti ad autorizzare una simile operazione, cambiando però idea nel ’95, dopo una trasmissione radiofonica in cui lo stesso Payne esponeva le sue idee al proposito e tenendo conto del fatto che i diritti d’autore sul manoscritto, scadevano nel 2005, per cui, alla fine, la rielaborazione degli schizzi di Elgar (che Payne aveva studiato fin dal ’72), avvenne col beneplacito dei suoi famigliari!

La prima esecuzione assoluta si ebbe il 15 febbraio ’98, alla Royal Festival Hall di Londra, con l’orchestra sinfonica della BBC diretta da Sir Andrew Davis. Quello stesso giorno venne venduto un centinaio di copie della partitura, che totalizzerà più di 150 esecuzioni nel corso dei successivi 4 anni, oltre a 6 incisioni discografiche. Payne scriverà nello stesso anno anche un libro incentrato sulla ricostruzione di questa musica, oltre ad occuparsi, negli anni successivi, di altri 3 lavori elgariani, in un paio di casi solo a livello d’orchestrazione, nell’altro caso, nuovamente a livello di completamento, dimostrando ulteriormente un’affinità non comune con l’universo del grandissimo compositore britannico. Questa compenetrazione gli rendeva però difficoltoso nel rientrare nel suo proprio stile, ogni qualvolta che componeva lavori a suo nome. – / / – Effettivamente, all’ascolto di questa terza sinfonia di Elgar/Payne, chi non ne conoscesse la storia, la potrebbe tranquillamente scambiare per una composizione interamente di Elgar, non soltanto a livello d’orchestrazione, ma anche come sviluppo e concatenazione dei temi, pur essendo senz’altro di mano più di Payne che di Elgar!

Questo capolavoro assoluto d’inventiva, trasmesso nella puntata di giovedì 20 gennaio all’orario abituale, viene proposto nell’interpretazione dell’orchestra sinfonica di Bournemouth diretta da Paul Daniel, registrata alla Guildhall di Southampton, il 24 e 25 maggio ’99, uscita in cd per la Naxos Records nel 2000.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-