Lo stimolo per la creazione de “La Nativité du Seigneur”, ciclo organistico suddiviso in 9 meditazioni,di Olivier Messiaen (1908-1992), fu dovuto, almeno in parte, alla ricostruzione di gran parte dell’organo della Chiesa della Trinità di Parigi (del quale il musicista francese sarà organista titolare per tutto il resto della sua esistenza), che iniziò verso la fine del 1934. Come tutto il resto della sua produzione organistica, trattasi quindi d’una composizione strettamente legata alle particolarità timbriche di questo enorme strumento, la cui costruzione fu terminata da Cavaillé-Coll nel 1871.

Come dichiarato in seguito dallo stesso compositore: “Con l’utilizzo di ritmi indù in ‘La Nativité’, ho prodotto la prova, almeno credo d’averlo fatto, che sia possibile scrivere musica per organo che sia ben altro rispetto ad un’estetica post-franckiana.” L’utilizzo di ritmi indù fa sìche si parta dall’utilizzo di brevi cellule, per arrivare progressivamente a costruzioni sempre più ampie.

Sulla partitura, completata nel 1935, Messiaen dichiara inoltre d’avere cercato: “L’emozione e la sincerità innanzitutto. Ma trasmessi all’ascoltatore attraverso mezzi sicuri e chiari.” La prima assoluta si ebbe il 27 febbraio ’36, con 3 giovani organisti amici del compositore, alternantesi alla tastiera: Daniel Lesur, Jean Langlais e Jean-Jacques Gruenenwald.

La vasta composizione, oggetto della puntata in onda giovedì 20 aprile, viene proposta in una registrazione dal vivo effettuata il 10 dicembre ’98, proprio nella chiesa summenzionata, da colui che è diventato il successore di Messian come organista titolare del grande organo della Chiesa della Trinità di Parigi, ossia il libanese naturalizzato francese, Naji Hakim (1955), compositore anch’egli. L’esibizione presente fu realizzata per commemorare il 90° anniversario della nascita di Messiaen ed è stata ripresa dalla Rejoyce classique per conto della Rejoyce Musique France ed allegata in disco, dal BBC Music Magazine vol.21 n.2.

L’organo della Chiesa della Trinità di Parigi, completato da Cavaillé-Coll nel 1871, modificato da Mutin nel 1901, da Pleyel-Cavaillé-Coll nel 1934, da Beucher-Debierre nel 1965 e da Glandaz nel 1993, è uno strumento a tripla tastiera, ossia a 3 manuali, con pedaliera ad 11 tasti, per un totale di 62 registri o timbri, a trazione elettrica e dispositivo d’arresto.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-