Sorta di cantata/oratorio nostalgica, sull’onda della memoria, per soli, grande coro ed orchestra, “A Dylan Thomas Trilogy” di John Corigliano (1938), ha avuto una gestazione assai lunga e laboriosa, prima d’approdare finalmente alla sua forma definitiva, oggetto della puntata trasmessa giovedì 15 luglio.
Rimasto folgorato dalla poetica di Dylan Thomas nel ’59, Corigliano ne appronta una prima stesura cameristica l’anno successivo, ma col passare degli anni, attraverso ripensamenti, ampliamenti e rimaneggiamenti, la composizione assume progressivamente una portata sempre più ampia, per giungere ad una prima assoluta in una versione ancora provvisoria, il 24 aprile 1976, a Washington.
Seguiranno altri mutamenti e trasformazioni, in primis la sostituzione della voce di soprano con una voce bianca sopranile d’un ragazzo, accentuando così, assieme al tenore ed al baritono, l’elemento relativo alle “3 età d’un uomo” (giovinezza, maturità e vecchiaia) che sottende l’intera composizione, arrivando così ad una versione quasi definitiva che ha avuto il suo battesimo l’11 marzo 1999, nuovamente a Washington.
Dico quasi definitiva poichè, scorrendo le note del libretto del cd redatte dal compositore e presenti pure sul suo sito ufficiale, mi verrebbe da supporre che ci sia stato qualche ulteriore ritocco, prima d’approdare, nel 2007, in sala d’incisione. In questa che dovrebbe essere, fino a prova contraria, la sua sistemazione definitiva, la composizione è così strutturata: l’ “Author’s Prologue” è suddiviso in 2 parti che incorniciano il primo dei 3 poemi musicati, “Fern Hill”. Dopodichè seguono gli altri 2, “Poem in October” e “Poem on his Birthday”. I testi dylaniani, oltre ad essere compresi nel libretto, sono disponibili anche sul sito della casa discografica.
La registrazione proposta, effettuata allo Schermerhorn Symphony Center di Nashville in Tennessee, dal 2 al 4 dicembre 2007, è stata eseguita dal baritono Sir Thomas Allen, dalla voce bianca maschile sopranile di Ty Jackson, dal tenore John Tessier e dal Coro e dall’Orchestra Sinfonica di Nashville diretti da Leonard Slatkin, con George Mabry come maestro del coro, il tutto uscito nel 2008, per la Naxos Records, nella collana “American Classics”.
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—- Gabriele Evangelista —-