Ultima composizione di un Alfred Schnittke (1934-1998) già pesantemente menomato, reduce da una serie di infarti, uno in particolare, che lo lasciò completamente paralizzato sul lato destro nel ’94, la sinfonia n.9, iniziata nel ’97 e proseguita fino a poco prima di morire (il decesso avvenne il 3 agosto ’98 ad Amburgo), lo mise a dura prova nel corso della composizione, potendo egli contare soltanto sulla mano sinistra e stendendo la partitura su carta pentagrammata, con grafia incerta, tremolante e non sempre decifrabile.
Questo lavoro, in una versione riveduta, arrangiata e diretta da Gennady Rodzhdestvensky, venne eseguito in prima assoluta a Mosca, il 19 giugno ’98. L’autore, ascoltandone la registrazione su nastro, decise di ritirare la partitura. Soltanto che, dopo la sua morte, la vedova Irina, ritenendo che questa opera costituisse il testamento musicale del defunto marito, si dette ripetutamente da fare affinchè qualche collega al quale Schnittke aveva concesso la sua fiducia, si sobbarcasse l’onere di decifrare il manoscritto quasi illeggibile completandolo appropriatamente e correggendolo ove necessario.
La sua scelta iniziale cadde su Nikolai Korndorf, nato a Mosca nel ’47 ed emigrato in Canada nel ’91, il quale si mise di buona lena al lavoro, interrotto presto da un tumore al cervello che ne causò il decesso nel 2001. A questo punto la vedova si rivolse ad Alexander Raskatov (1953), che ebbe l’idea d’aggiungere ai 3 movimenti della sinfonia stilati dall’autore, un quarto movimento finale interamente di sua composizione, eseguibile anche separatamente.
Raskatov terminò il suo lavoro sul manoscritto originale di Schnittke nel 2006, aggiungendovi l’anno dopo il proprio “Nunc dimittis – In memoriam Alfred Schnittke” per mezzosoprano, quartetto di voci maschili ed orchestra (su testi di Joseph Brodsky, poeta prediletto da Schnittke negli ultimi anni della sua vita, e di Starets Siluan), cercando di mantenersi conforme allo stile estremo di Schnittke, più austero, meditativo e rarefatto rispetto al periodo precedente, quello più noto al grande pubblico, caratterizzato da un esuberante polistilismo.
In questa nuova versione, trasmessa nella puntata in onda giovedì 13 gennaio al consueto orario, la sinfonia ebbe la sua prima assoluta il 16 giugno 2007, alla Frauenkirche di Dresda (un’altra versione è stata approntata pure dal direttore Andrei Boreyko). – / / – Nei 3 movimenti originari (andante-moderato-presto), Schnittke fa comunque uso d’una grande orchestra comprendente, oltre agli archi, legni a 3, 4 corni, 3 trombe, 3 tromboni, tuba, 3 percussionisti ed un clavicembalo, strumento sovente inserito nell’organico dei suoi lavori.
La registrazione proposta, con gli stessi interpreti della prima, è stata effettuata nel gennaio 2008, alla Lukaskirche di Dresda, dal mezzosoprano Elena Vassilieva e dal quartetto vocale The Hilliard Ensemble (David James, controtenore; Steven Harrold e Rogers Covey-Crump, tenori; Gordon Jones, baritono), con la Dresdner Philarmonie diretta da Dennis Russell Davies, uscita per la ECM New Series nel 2009.
“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.
—- Gabriele Evangelista —-