Composti dal 23 luglio al 29 settembre 1915, terminati a Pourville nei pressi di Dieppe, precisamente nella villetta “Mon Coin” offertagli per le vacanze, i 12 studi per pianoforte di Claude-Achille Debussy (1862-1918), ebbero la prima esecuzione a Parigi, il 14 dicembre 1916, interpretati da Walter Rummel e pubblicati nel medesimo anno dall’editore Durand. Suddivisi in 2 raccolte ovvero libri di 6 pezzi ciascuno, sono brani estremamente difficili da suonare, tant’è che lo stesso compositore dichiarò: “Dal punto di vista tecnico, questi studi serviranno a preparare i pianisti a convincersi che non si affronta la musica se non si è in possesso di mani formidabili”.

Fanno parte d’una serie di lavori sia pianistici che da camera, composti all’insegna d’un ritrovato fervore creativo, facente seguito alla crisi d’ispirazione causatagli dallo scoppio della prima guerra mondiale, all’insegna dello stile scarno ed espressivamente essenziale caratteristico del suo periodo ultimo. Il contemporaneo lavoro all’edizione critica delle composizioni pianistiche di Chopin, fece sì che gli venisse dedicata la presente raccolta.

L’enigmatica astrazione di questo ciclo si desume anche dai titoli attribuiti a questi pezzi, dal carattere dimesso e dal sentore pedagogico, talvolta persino scolastico, a differenza, per esempio, di quelli evocativi ed allusivi adottati nella serie dei 24 preludi composti fra il 1909 ed il 1913, ed anch’essi riferentesi a Chopin. Nel primo libro degli studi, i titoli sono incentrati sul meccanismo digitale (con riferimento all’articolazione delle dita), mentre nel secondo ci si riferisce a problemi nuovi, a volte inerenti timbri e sonorità. Il risultato finale proietta in una dimensione astrale e depurata la sconvolgente libertà inventiva del compositore, fattore che non mancherà di esercitare in seguito il suo fascino su un giovane Pierre Boulez.

Questa raccolta pianistica, trasmessa nella puntata in onda giovedì 11 maggio, viene proposta nell’interpretazione di Maurizio Pollini, in una registrazione dell’ottobre ’92, effettuata al Teatro Comunale di Ferrara, uscita in disco nel ’93 per la Deutsche Grammophon.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-