La musica colta brasiliana d’inizio 20° secolo, risentiva molto del modello europeo, in particolare di quello francese. Non era immune da tutto ciò nemmeno il giovane Heitor Villa-Lobos (1887-1959), cosa evidente nelle sue prime due sinfonie. Nella seconda, oggetto della puntata in onda giovedì 16 febbraio, a parte influssi evidenti di vari compositori, tra i quali Ciaikovski, Rimski-Korsakov, Debussy, Puccini, cominciano però ad emergere i primi elementi idiomatici, in particolare nel terzo movimento lento, nel quale comincia a far capolino quel particolare tipo di malinconia in tempo di serenata, la cosiddetta “saudade”, caratteristico del suo stile più tardo.

Iniziata nel ’17 e probabilmente terminata frra la fine del ’43 e l’inizio del ’44, la prima assoluta si ebbe il 6 maggio ’44, con l’Orchestra Sinfonica della Radio Nazionale del Brasile, diretta dall’autore, mentre la prima statunitense avvenne il 26 novembre ’44, al Philarmonic Auditorium di Los Angeles, con la Janssen Symphony nuovamente diretta dal compositore.

Il sottotitolo di questa composizione, “Ascensione”, si deve molto probabilmente allo stato d’animo del compositore, all’epoca della sua stesura. L’organico utilizzato comprende 2 ottavini, 2 flauti, 2 oboi, corno inglese, 2 clarinetti, clarinetto basso, 2 fagotti, controfagotto, 4 corni, 4 trombe, 4 tromboni, tuba, timpani, tam-tam, grancassa, tamburo militare, tamburello basco, piatti, celesta, 2 arpe ed archi.

Questa musica viene proposta in una registrazione effettuata il 17 e dal 20 al 23 febbraio 2017, nella Sala Sao Paulo del Brasile, dalla locale orchestra sinfonica diretta da Isaac Karabtchevski, uscita quello stesso anno in disco per la Naxos Records.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista