Il mare ha da sempre ispirato tutte le forme d’arte e certo la musica non poteva rimanere indietro, con autori di diverse nazionalità ed epoche, dai generi più popolari e di largo consumo a quelli extracolti più di nicchia, credo proprio che sia praticamente impossibile avere anche solo vaga contezza della cascata (mi si passi il termine) di note, dell’ondata (mi si ripassi il termine) d’ispirazione generata fin dalla notte dei tempi dall’evocativo elemento e che ha prodotto un fiume carsico (vabbè!) di musica.

Provando a tornare un poco più seri, fra le composizioni più rilevanti prodotte da simile fonte d’ispirazione, va annoverata senz’altro la prima sinfonia di Ralph Vaughan-Williams (1872-1958),  “A sea Symphony” per soli, coro ed orchestra, capolavoro assoluto del grande repertorio sinfonico-corale di tutti i tempi.

Su testi di Walt Whitman, la cui opera Vaughan-Williams conobbe per tramite di Bertrand Russel, suo compagno giovanile di studi (rendendosi conto al contempo che pure i suoi insegnanti ed i loro colleghi erano tutti ferventi ammiratori del grande poeta statunitense), la vasta composizione s’affermò da subito come una dei lavori più rilevanti del compositore britannico.

Non era certo la prima volta che utilizzava i versi di Whitman, avendoli già utilizzati per una composizione corale del 1907 con un certo successo, ma qui l’esito è senza ombra di dubbio ancora più compiuto. La prima assoluta si ebbe il 12 ottobre 1910 al Festival di Leeds.

La registrazione proposta è stata realizzata alla Symphony Hall del Woodruff Arts Center di Atlanta in Georgia, dal soprano Christine Goerke, dal baritono Brett Polegato e dal Coro e dall’Orchestra Sinfonica di Atlanta diretti da Robert Spano (maestro del coro: Norman Mackenzie), dal 10 all’11 novembre 2001, uscita in disco per la Telarc nel 2002.

“Un tocco di classico” va in onda ogni giovedì alle ore 24, su Radio Città Fujiko, in streaming ed in fm 103.1 mhz.

—- Gabriele Evangelista —-