Ieri è stato siglato un protocollo tra “Insieme per il lavoro” e Acer. Una sinergia fra chi opera nel campo dell’inserimento lavorativo (in particolare per persone fragili) e chi invece si occupa di fornire un’abitazione a chi si trova portatore (in varia misura) di quello che viene definito “svantaggio sociale”.
Il protocollo nasce dalla constatazione che spesso si perde la casa perché manca il lavoro, e dunque è opportuno agire d’anticipo, andando a intercettare i bisogni e proponendo soluzioni.
Acer formerà il proprio personale URP in modo che sia in grado di spiegare – ogni volta che ci sia occasione di colloquio con un inquilino, spesso per ragioni manutentive – che c’è la possibilità di avviarsi al lavoro tramite “Insieme per il lavoro”.
L’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro risulta ancor più virtuosa considerando che in questa fase alcuni settori faticano a trovare personale.
Il progetto che incrocia i bisogni emersi dalla casa popolare e la richiesta di manodopera
La vicesindaca Emily Clancy ha sottolineato che la condizione stessa di abitare in un alloggio popolare dovrebbe essere un passaggio transitorio di un percorso di emancipazione, una sorta di parcheggio temporaneo atto a fortificarsi per poi abbandonare la condizione di fragilità sociale e potersi permettere una situazione “di mercato”. In tale ottica, la casa popolare è soltanto uno strumento atto all’emancipazione di un nucleo temporaneamente fragile. E’ ovvio che, in tale disegno virtuoso, il lavoro costituisca un tassello insopprimibile.
Il presidente di Acer Marco Bertuzzi ha spiegato come interi settori siano alla ricerca di manodopera che non riescono a reperire; e questo mancato incrocio tra domanda e offerta genera anche ricadute sociali, come accade ad esempio per il sempre crescente numero di operatori edili improvvisati che, eseguendo lavori in modo non professionale, causano danni strutturali agli edifici. Tale problematica è particolarmente attuale, incentivata dai vari bonus e superbonus che nel settore della ristrutturazione hanno fatto comprensibilmente lievitare la domanda.
A livello pratico, gli inquilini Acer riceveranno direttamente in bolletta le indicazioni per contattare “Insieme per il lavoro” ed esserne supportati.
Sergio Fanti
ASCOLTA L’INTERVISTA A MARCO BERTUZZI, PRESIDENTE DI ACER: