Torna anche per il 2021 il festival che dà voce a tutte le persone invisibili: diritti, conflitti, migrazioni, genere e ambiente. Saranno questi i temi della nuova edizione del “Terra di Tutti Film Festival” che si svolgerà dal 4 al 10 ottobre 2021, sia dal vivo che online, per portare in città documentari e cinema sociale. Un appuntamento giunto alla sua quindicesima edizione e che offre un programma fitto di proiezioni, talk ed eventi per portare le voci dal mondo invisibile.

Ttff, il 15 settembre l’anteprima con due documentari sui diritti delle donne

Si inizia con una potente anteprima mercoledì 15 settembre all’Arena Orfeonica di Broccaindosso in collaborazione con Làbas: saranno due i lungometraggi proposti, a partire dalle ore 20.30. Due prime visioni che raccontano le storie di lotta e resistenza delle donne in Messico e in Argentina. «Una serata per cominciare a raccontare “l’autunno dei diritti umani”: una settimana, quella dal 4 al 10 ottobre, ricchissima di appuntamenti che fa fare il giro del mondo, più volte, tra lotte, diritti e resistenze di popoli. L’appuntamento del 15 settembre vuole essere un “antipasto” – spiega il direttore artistico del festival Jonathan Ferramola – Noi abbiamo deciso da che parte stare e lo facciamo attraverso il cinema da combattimento che racconta storie e lotte».

Dopo un’introduzione di WeWorld e Cospe, le due ong che organizzano il festival, il primo documentario che verrà proiettato mercoledì è “En camino” di Isabella Cortese, Federico Fenucci e Giuditta Vettese. Un viaggio da Città del Messico a Mérida che, attraverso la testimonianza di donne e attiviste, affronta una domanda fondamentale: cosa significa essere una donna in Messico? «Viene raccontato un Messico centro del narcotraffico mondiale, ma anche terra con un machismo molto profondo e anche molto violento», racconta Ferramola.

A seguire la proiezione di “In My body, their choice”, di Lucy D’Cruz, in cui si affronta il tema della lotta per il diritto all’aborto in Argentina che ha portato migliaia di persone in piazza nei mesi passati. «Un film che racconta il viaggio di un giornalista inglese della Bbc che è andato in Argentina a documentare le proteste di piazza per chiedere una legge sull’aborto e, dall’altra parte, le proteste del movimento pro-life», spiega il direttore artistico del festival.

L’edizione 2021 del festival ha visto 612 candidature presentate ai vari bandi di concorso. Tra loro solo 24 titoli sono stati selezionati per concorrere ai cinque premi in palio.Tra i film in concorso segnaliamo: “Once you Know” di Emmanuel Cappellin (Francia, 104′, 2021) che racconta l’intimo viaggio del regista attraverso l’abisso di un mondo sull’orlo del collasso climatico. “Shadow Games” di Eefje Blankevoort e Els van Driel (Paesi Bassi, 90′, 2021), un progetto che narra la moderna Odissea di alcuni giovanissimi che, scappando da paesi in guerra come l’Iraq o la Siria, tentano di attraversare i confini europei alla ricerca di una vita migliore. “Iraq’s lost generation” di Anne Poiret (Francia, 70′, 2021), film che racconta la vita della generazione denominata “bambini dell’Isis”, figli di padri che hanno promesso fedeltà al Califfato.

L’ingresso è gratuito, ma occorre prenotarsi mandando una e-mail a: info@terradituttifilmfestival.org

Medea Calzana

ASCOLTA L’INTERVISTA A JONATHAN FERRAMOLA: