L’Antitrust ha accolto il ricorso di Federconsumtori contro le condizioni di rimborso previste da Trenitalia nei casi di mancata coincidenza dovuti al ritardo dei treni. L’azienda sarà obbligata, a partire dal 1 marzo 2015, a modificarre le  condizioni di rimborso, in caso di ritardo, per viaggi che coinvolgono più treni, anche di categoria diversa: gli utenti avranno diritto al rimborso per tutte le tratte considerate.

Federconsumatori vince: Trenitalia dovrà pagare

Gli utenti avranno la possibilità di richiedere il rimborso già dopo tre giorni dal termine del viaggio (anzichè i 20 attualmente previsti) e l’azienda dovrà introdurre un bonus del 25% – non in denaro – per i ritardi compresi tra i 30 e i 60 minuti, per i quali, allo stato attuale, non è previsto rimborso. Trenitalia dovrà anche impegnarsi a migliorare la qualità e la capillarità dell’informazione sui servizi offerti. Ad essere sanzionato è l’impianto delle condizioni di trasporto previste da Trenitalia, che l’Antitrust ha giudicato eccessivamente rigorose nei casi di “irregolarità di viaggio” – come il mancato acquisto o la mancata obliterazione del biglietto -, riconoscendo il diritto degli utenti al rimborso, nei casi di treni “con coincidenza”, sull’intero percorso anzichè su uno solo dei treni interessati. A questo proposito, l’azienda di trasporti ha ricevuto una sanzione di 1 milione di euro.

Federconsumatori sottolinea come “nel provvedimento trova riconoscimento quanto previsto dal regolamento CE 1371/07 richiesto da tempo da Federconsumatori, sul diritto al rimborso dei viaggiatori per ritardi di viaggi che coinvolgono più treni, anche di categoria diversa”. Svolta non indifferente se si considera che Trenitalia, ricorda ancora Federconsumatori, finora non aveva riconsciuto il diritto a questo tipo di indennizzo.

Il gruppo punta il dito anche contro il Trasporto Regionale, che non pare discostarsi dalla prassi seguita da Trenitalia. Tper è accusata di “mancato rispetto dei diritti degli utenti previsti dal regolamento europeo nell’emissione e disponibilità dei biglietti, nelle sanzioni erogate, negli indennizzi per ritardo”. Anche nei confronti del Trasporto Regionale Federconsumatori ha già depositato un esposto all’Antitrust.

Alessandro Albana