Dal 2 al 4 dicembre torna DIVERGENTI, l’unico festival cinematografico in Italia, e uno dei pochi in tutto il mondo, interamente dedicato alla narrazione e rappresentazione dell’esperienza trans, che per la sua undicesima edizione si svolgerà in presenza al Cinema Lumière di Bologna e online su Docacasa.it

Il cinema trans porta la quotidianità come risposta all’odio

Il progetto, realizzato dal M.I.T. – Movimento Identità Trans, con la direzione artistica di Nicole De Leo e Porpora Marcasciano, rappresenta una colonna portante nella battaglia alla rappresentazione dell’immaginario trans, che soffre ancora troppo la marginalizzazone e stereotipizzazione da parte di una narrazione mainstream eteropatriarcale. Il festival infatti, nell’arco delle sue tre giornate, propone proiezioni con annesse presentazioni e incontri con gli autori, seminari e tavole rotonde, tese a restituire la narrazione delle proprie storie alle indentità trans, per costruire con gli spettatori e la società un nuovo vocabolario narrativo inclusivo.

«DIVERGENTI produttore di arte, pensiero e comunicazione, ogni anno sceglie un tema come filo conduttore attinente all’esperienza Trans.” dichiara Porpora Marcasciano “Il 2021 ha visto un aggressivo rigurgito della cultura patriarcale che storicamente ci opprime. La bocciatura del DDL Zan e l’attacco violento all’identità di genere, vista come esclusiva e binaria, ci ha ferito. DIVERGENTI 2021 mette da parte le immagini e i colori che da sempre contraddistinguono il suo manifesto. Esce il nero, il colore del vuoto e della negazione. Sottolinea la gravità del momento, denuncia i rigurgiti oppressivi, rimettendo al centro la parola TRANS, e basta»

La vicesindaca Emily Clancy ricorda in conferenza stampa quanto la stessa politica istituzionale abbia fallito nel fare il suo dovere nei confronti di tutta la comunità LGBTQI+, ma ancora di più nei confronti delle persone trans che hanno dovuto pagare il prezzo della discussione sui diritti civili subendo sulla propria pelle attacchi istituzionali diretti, i cui discorsi d’odio hanno alimentato violenze e discriminazioni nella vita di tutti i giorni. L’undicesima edizione decide di rispondere a questi attacchi con opere da tutto il mondo che portano sullo schermo la quotidianità delle persone trans, «perché è solo con la quotidianità e l’empatia che possiamo rompere la distanza che continua ad esserci nei confronti della nostra comunità, e mostrare che vogliamo semplicemente vivere» racconta ai nostri microfoni Nicole De Leo.

Una quotidianità proposta al pubblico tramite dieci potenti opere, tra documentari e fiction, con una gamma di generi e tematiche che vanno dalle storie di donne trans in lotta da una vita per la loro identità e i loro diritti al percorso di coming-of-age di un’adolescente trans nel Brasile di oggi, dal ritratto intimo e politico di un’icona queer come Pedro Lemebel alle lotte per il riconoscimento e la giustizia delle donne trans latinoamericane di New York City fino ai pionieri del movimento transgender.

Accanto al Concorso, anche quest’anno Divergenti propone una serie di eventi collaterali, a partire dalla giornata di studi del 30 novembre con Archivi Divergenti. Un’occasione di dialogo e confronto sulle esperienze di archivi trans e LGBTQI+ a livello nazionale ed internazionale, promosso dal MIT e finanziato da UNAR. A seguire, venerdì 3 novembre, dalle 14.30 alle 17.00 presso la Sala Anziani di Palazzo D’Accursio, L’abbraccio delle Reti Trans, la risposta alla Violenza transfobica, un seminario finalizzato alla condivisione di buone pratiche nella costruzione di “centri antiviolenza” che intende mettere a confronto le diverse realtà impegnate nell’arginare la violenza di genere e i crimini d’odio, per la costruzione di una rete nazionale di servizi.

Novità assoluta di questa edizione, il festival entrerà nelle carceri italiane dove spesso la situazione delle persone trans detenute è drammatica, essendo sistematicamente ignorati i loro diritti. Frutto di una collaborazione che già da anni il M.I.T. porta avanti con il carcere di Reggio Emilia, e con il DAP, il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, una selezione di film di Divergenti sarà proiettata in alcune carceri italiane che ospitano strutture dedicate alle persone trans, per portare avanti non solo il sostegno alla propria comunità ma per sostenere il messaggio per cui il carcere debba occuparsi della rieducazione dei detenuti per l’integrazione e la costruzione di una società inclusiva.

Questo festival è un baluardo per la costruzione di una società migliore, portando avanti un cambiamento culturale che abbatte barriere non solo per la comunità trans, ma per tutti coloro che subiscono discriminazioni.
Per maggiori informazioni visita la pagina ufficiale di DIVERGENTI.

Max Americo Lippolis

ASCOLTA L’INTERVISTA A NICOLE DE LEO: