La Cgil proclama lo stato di agitazione dei dipendenti del servizio Assistenti di Linea, già gestito da Coopertone, per il mancato rispetto di retribuzioni e buoni pasto sanciti dall’accordo del 16 maggio. Previsto lo sciopero degli straordinari.

EX Coopertone: non si vede la luce in fondo al tunnel

Non c’è pace per i lavoratori ex Coopertone. Dopo il fallimento della cooperativa che gestiva alcuni servizi di Tper, cui sono subentrate nuove società, ora i dipendenti riassorbiti da Euroservizi Group denunciano il mancato rispetto dei patti sindacali.
“Il 16 maggio – racconta il delegato della Filcams Cgil Andrea Carrà – abbiamo firmato con la proprietà un accordo che, tra le altre cose, prevedeva l’impegno a riconoscere una retribuzione non inferiore a quella percepita con Coopertone e il riconoscimento dei buon pasto. Al primo stipendio, però, ci siamo accorti che i patti non sono stati rispettati”.

La Filcams, dunque, ha proclamato lo stato di agitazione che prevede un pacchetto di 16 ore di sciopero non calendarizzate e il blocco di ogni prestazione straordinaria.
“Qualche effetto sui servizi ci sarà – osserva Carrà – dal momento che gli assistenti di linea sono coloro che vanno a soccorrere i mezzi di Tper fermi per guasto”. Il sindacato, però, si impegna a non effettuare le ore di sciopero fino all’8 luglio, giorno in cui è convocato un incontro tra proprietà e parti sociali.

Intanto l’umore dei dipendenti è nero, come spiega il delegato Filcams: “Se alla prima occasione Euroservizi disattende gli accordi presi, è comprensibile che i lavoratori siano preoccupati ed imbufaliti. Per quanto la vicenda Coopertone sia stata difficile, la cooperativa ha sempre rispettato gli accordi presi”.