Ed è subito grande musica, i meritatissimi riconoscimenti non frenano gli ardori artistici del Jazz Club estense, al via con la XVII edizione di Ferrara in Jazz, impossibile resistere, grande programma, grandi incontri, grande musica ed è subito… Jazz!

“Giriamo l’interruttore, si alza la nebbia, e partiamo…” ci accoglie così, con il suo proverbiale sorriso Eleonora Sole Travagli, e ti senti subito a casa, senti il grande entusiasmo, il desiderio di comunicare passione, e quella mancanza totale di “snobbismo” elitario che pervadeva purtroppo certi ambienti, caratteristica da non sottovalutare, soprattutto per abbattere certi stereotipi aleggianti sul Jazz.

Il Jazz Club Torrione, un’eccellenza, giustamente riconosciuta, che con naturale voglia di lavorare e intraprendenza artistica, non si bea dei successi, ne si intimorisce davanti a una stagione intensa, tutt’altro nella radiosa capitale estense, fa un ulteriore balzo in avanti, compone, scompone, rinnova, ricerca, parla a tutti, veterani, appassionati e novizi, di quanto sia bello passare una serata al JazzClub, ma non solo, il Torrione è anche un esempio di come si diffonde una passione, il Jazz in questo caso, incuriosendo, divertendo, solleticando tutti i sensi di un pubblico affamato di grande musica. 

A proposito di riconoscimenti, partiamo in questa presentazione di programma, da Francesco Bettini direttore artistico, che non smette di stupire positivamente, anche per questa stagione nella sua prima parte una rassegna di intersezioni con altri Festival (Bologna Jazz Festival, Jazz Network Crossroad..), brani di programma intrecciati, fra Groove (Gary Bartz Quartet il 31 ottobre e Bennie Maupin ex Headhunters il 20 novembre, entrambi anche a Bologna), brazilica con Eumir Deodato Europe Xpress il 28 novembre, modern mainstream con Wallace Roney Quintet in apertura imminente questo venerdì 16 ottobre, un linguaggio contemporaneo colto con Tim Berne sabato 14 novembre e Rob Mazurek venerdì 20 novembre, arriva anche Stefano Battaglia in Trio autore di un pregevolissimo lavoro con ECM, a proposito di pianisti in trio, avremo Uri Caine, grande nome del Jazz di incontro anche con la Classica e la Contemporanea. Come di consueto, e per comodità il programma completo si può consultare comodamente in rete, clicca qui

Filo rosso di questo cartellone, che è quanto mai ramificato, si trova sotto il segno del buongusto per la musica e la raffinata fruizione, caratteristiche fondamentali che si ritrovano al Jazz Club Torrione, dove i fine settimana si allungano musicalmente fino a lunedì, con i percorsi “Monday night raw” i lunedì del Torrione, con progetti dal panorama Jazzistico italiano e internazionale, seguiti da partecipate “Jam Session” e anticipati da aperitivi a buffet, con la fantasiosa cucina del Jazz Club e accompagnati da Dj Set con differenti playlist. 

“Something else” sarà racchiuso in due eventi, che riuniscono suoni e sapori dal mondo, e due concerti da universi sonori specifici”, il progetto “Miramari” di Mirabassi-Mehmari duo, suoni dal subcontinente brasiliano e non solo fra MPB, Choro, Frevo e Valsa riunite fra loro in maniera spettacolare, questo sarà il 24 ottobre. Il seguente incontro, venerdì 11 dicembre, in collaborazione con Ferrara Musica, Jen Shyu & Jade Tongue “Sounds & cries of the world” collaborano al progetto Matt Maneri e Randy Peterson, Jen Shyu è una performer tra danze tradizionali e canti del Sud est asiatico, trasferita a New York, da subito con collaborazioni d’eccellenza da Steve Coleman ad Antony Braxton.

Non mancheranno gli incontri, Tower Jazz Workshop, venerdì 30 ottobre e venerdì 6 novembre, curati da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, un progetto per costruire una “resident band, che dia la possibilità di sperimentare al singolo, confrontandosi con una situazione collettiva. 

Jazz Goes to College, incontro fra il conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara con la prestigiosa Fondazione Siena Jazz dove verranno proposte due situazioni concertistiche originali, in cui saranno protagonisti alcuni dei loro migliori allievi, lunedì 2 novembre e venerdì 4 dicembre, le due serate dedicate al progetto Jazz Goes to College.

Last but not least, incontri fra musica e arte, sarà la serata di lunedì 7 dicembre, in collaborazione con “Ferrara Arte” a portare le note di Bill Carrothers “Armistice Days”, un suggestivo progetto che ci ripropone, non solo con la musica, ma anche con le immagini, quelle che sono state le sonorità prima del Jazz, e che hanno contribuito a farlo diventare grande. Il focus si concentra sul periodo della prima guerra mondiale di cui quest’anno si commemora il centenario, le sonorità proto Jazz, che mescolandosi hanno dato ispirazione alle scritture moderne di improvvisazione afroamericana.

Infine, sempre a proposito di arte, la personale degli illustratori Donald Soffritti e Simone Di Meo curata da Eleonora Sole Travagli, che trasforma piacevolmente i grandi personaggi del Jazz, “paperizzandoli”. Donald Soffritti di Disney Italia, con un tocco in penne e piume… e becco, dona vita a una “Paperopoli” come “Birdland” appunto, il nome della rassegna che va dal 30 novembre al 21 dicembre, non poteva che essere “Birds in Jazz”


Tanta attesa, si riparte, tante iniziative, il Torrione si ripropone sempre con brillanti novità e tanta musica, all’interno di questa splendida struttura, che da sola varrebbe la visita, per una città, punto di riferimento per la cultura in Europa.  Lo slogan è sempre lo stesso, ma ogni volta con un programma che aggiunge sempre emozioni in più, possiamo con altrettanto entusiasmo concludere dicendo: Succede solo al Torrione, succede solo a Ferrara… Buon Jazz a tutte e a tutti!

William Piana

ascolta la prima parte di intervista a Francesco Bettini, direttore artistico, del Jazz Club Ferrara “Il Torrione”