Dal 13 al 17 marzo il Parco Nord di Bologna ospiterà L’Irlanda in Festa, la rassegna dedicata alla musica folk e alle tradizioni irlandesi. Ne parla, ai nostri microfoni, Lele Roveri, direttore artistico dell’Estragon.
Anche quest’anno il Palanord di Bologna sarà teatro di quello che si è ormai confermato come il più grande evento irlandese in Europa (Irlanda esclusa). Gruppi folk irlandesi e di altre parti del mondo si alterneranno sul palco dalle 19 in poi. Tra gli artisti annunciati Dave Finnegan Commitments, Fanfara Tirana meets Transglobal Underground, Chris Jagger (fratello del leader dei Rolling Stones), La Pegatina, Dubioza Kolektiv, Paddy Murphy, Cisco e i Modena City Ramblers, ospiti fissi all’Irlanda in Festa, che suoneranno all’Estragon sabato 15 marzo alle 21 per festeggiare i loro vent’anni di carriera.
Numerose iniziative e novità affiancano la musica celtica. Come ogni anno sarà dato spazio allo sport con tornei di boxe e, in particolare, quello di freccette aperto a tutti sabato 16 alle ore 20, con ricchi premi in palio. Inoltre tutte le sere, dalle 19 alle 23, sarà aperto il ristorante in cui si sfideranno gli chef Damien O’Shea e Luciano Rimondi, la cucina tipica irlandese contro la cucina nostrana, con i mercatini e le librerie celtiche sullo sfondo del Palanord.
A seguire il ristorante verrà chiuso per aprire alla vera novità di quest’anno: il Connemara Pub. “L’idea”, ci spiega Lele Roveri, “è quella provare a ricostruire esattamente l’atmosfera e il clima che si respira nei pub di Dublino, dove gli artisti che si esibiscono all’Irlanda in Festa improvvisano una Live Session indipendentemente da chi suonerà con loro sul palco, con l’intento di mescolare i diversi stili”. Ovviamente le vere protagoniste assolute saranno le birre, in particolare la scura Guinness, la bionda Harp, le rosse Kilkenny e Smithwhick’s e il tradizionale sidro.
Per l’Irlanda in Festa è l’ottava edizione consecutiva. “Il format rimane sulla falsa riga degli anni precedenti poiché dà grandi soddisfazioni a partire dai numeri: l’anno scorso abbiamo visto la partecipazione di trentamila persone e quest’anno, visto il programma molto più qualificato, ipotizziamo numeri più importanti”.
Valentina Giardini