Sarà l’edizione numero 24 quella che si terrà dal 3 al 5 settembre a Ponticelli di Malalbergo. Hackmeeting, il raduno delle controculture digitali italiane, torna nel bolognese e stavolta sceglie la provincia, in particolare la Casona dell’associazione “Primo Moroni”, che negli ultimi mesi ha ingaggiato una lotta contro la costruzione del polo logistico di Altedo e in difesa delle ultime risaie del territorio.

Hackmeeting, le controculture digitali a Ponticelli

«Fondamentalmente Hackmeeting è un momento di saperi, conoscenze, hacking, rimontaggio e riutilizzo della tecnologia – spiega ai nostri microfoni un’attivista di HacklabBo – per scopi sociali e politici di liberazione e solidarietà tra le persone».
La storia dell’incontro inizia nel 1998, in seguito ad un brutto episodio di repressione telematica ai danni di persone e attivisti di Peacelink che conducevano rapporti di solidarietà e informazione con persone dell’ex Jugoslavia. Da lì ci sono state molte edizioni in diverse città italiane, tra cui Bologna, in particolare ad Xm24.

Una delle parole chiave dell’incontro è “consapevolezza“, in particolare delle tecnologie, che negli ultimi vent’anni sono diventate estremamente invasive nelle nostre vite. «Saperle conoscere e capire come interagiscono con noi e noi come possiamo modificarle invece che essere solo strumentalizzati da aziende è importante, oggi ancor di più», sottolinea l’attivista.
L’approccio dell’evento, del resto, azzera le gerarchie, volendo proprio essere uno scambio di conoscenze. Gli unici ruoli riconosciuti sono quelli necessari allo svolgimento logistico degli incontri.

Nel programma delle tre giornate troveranno spazio lo smontaggio di tecnologie altrui per analizzarne le componenti e il funzionamento, il loro riutilizzo, approfondimenti sui social network mainstream e sulle alternative federate, ma anche appuntamenti su tecnologie che non vengono sviluppate a livello commerciale ed esistono solo grazie al lavoro di attiviste e attivisti, fino a corsi base su come “liberare il tuo computer”, quindi uscire dall’utilizzo di Apple e Windows.
«L’hacking è attitudine alla curiosità – aggiunge l’esponente di HacklabBo – quindi ci saranno momenti di svago».

ASCOLTA L’INTERVISTA ALL’ATTIVISTA DI HACKMEETING: