radiocitta’fujiko e Librerie.Coop, i libri e gli autori diventano protagonisti in radio, ogni settimana interviste, consigli di lettura e appuntamenti. Giovedì 5 maggio i nostri ospiti saranno Mario Desiati e Patrizio Roversi.
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Una storia di migrazione e lavoro insano per Mario Desiati, editor per Fandango Libri e scrittore per Mondadori con “Ternitti“, con cui è entrato nella rosa dei 12 finalisti del Premio Strega 2011. 1975 la famiglia di Mimì Orlando come molte altre dalla Puglia si sposta in Svizzera. Suo padre trova occupazione in una fabbrica di amianto e eternit. Materiali da cui si prende il titolo e che negli anni ’60-’70 erano ancora una promessa di lavoro e sviluppo. Tra realismo poetico e melodramma, si arriva agli anni ’90 quando Mimì torna in Salento per ritrovare anche il nocivo eternit, che senza pietà colpisce con la malattie e la morte. Mimì offre un punto di vista femminile, in tutti i suoi romanzi Desiati racconta donne forti come lei, è raro che una storia di lavoro, di riscatto veda una donna al centro della scena. Una storia triste, ma che riflette sul senso dell’emancipazione rispetto ad una società che chiede subito lavoro e progresso senza pensare alle conseguenze del domani.
TERNITTI
“E’ una parola dialettale che ha molti significati: il primo è amianto, una storpiatura di eternit, poi in generale fabbrica e infine tetto, perché il materiale è usato in questo tipo di costruzioni. Nel libro ho usato tutti questi significati, in tutte le accezioni quelle negative e quelle positive di riscatto, giocate proprio in fabbrica dai figli di chi ha lavorato con l’amianto. Si parte quindi dalla polisemia di questa parola, e dalla storia di migrazione: essere costretti ad andare a lavorare altrove in cerca di un futuro migliore e trovarsi a contrarre malattie come la Asbestosi”.
MIMÌ ORLANDO
“E la protagonista figlia di un operaio di amianto. Ma più che i lavoratori racconta i parenti, come cambiano le vite di chi si ammala e dei loro familiari. Non potrei mai scrivere di un personaggio di cui non sono innamorato, così è accaduto con Mimì, una donna che ha visto le persone a lei più care portarsi addosso questo male. Ha visto i loro discendenti accudirli e accompagnarli, suo padre ad esempio si lascia morire come un capodoglio, vinto dal mesotelioma”.
PROCESSO ETERNIT
“Ho utilizzato il materiale del processo Barese alla ditta Fibronit, per me più vicino non solo geograficamente rispetto a quello torinese. Ne ho scritto su alcuni giornali locali, ho conosciuto molte persone e le loro storie, ho incontrato molti lavoratori del Ternitti e da lì ho tratto il materiale.”
MIGRAZIONI
“Do per scontato che ogni giorno ci siano persone che lasciano la propria terra per lavorare, l’esodo fa parte della vocazione umana. Allo stesso tempo ne fa parte il ritorno. Questo libro parla infatti più del ritorno che della migrazione. E’ un’ossessione per me raccontare cosa succede quando si torna nel luogo che si ama, come sono cambiate le persone e i luoghi. Il confronto con i migranti che arrivano in questi giorni in Italia è inevitabile, ci pensiamo spesso ma in Italia ci dimentichiamo da dove veniamo. Basterebbe ascoltare le storie dei nostri nonni e genitori per capire come questo paese abbia fatto passi in avanti rispetto ad un secolo fa grazie ai molti che sono andati via e tornati, e molti ancora sono arrivati da fuori da altri popoli e culture”.
PUGLIA
“Io racconto sempre le contraddizioni. Con i miei libri non si arricchiscono né le proloco pugliesi, né le sedi leghiste del Nord perché scrivo dei pro e contro di questa terra. Però lo sguardo di partenza è sempre d’amore, inevitabilmente rileggendo certi passaggi mi ritrovo a provare nostalgia per posti in cui vorrei tornare non da turista estiva, ma da paesano”.
TQ
Centocinquanta tra scrittori, critici, editori fra i trenta e i quarantacinque anni, per immaginare un possibile orizzonte comune. “E’ stato un primo incontro, monto interessante e peino di idee, a cui ne seguiranno anche altri. Finalmente gli scrittori si incontrano e non rimangono nel loro mondo isolato, un po’ snob. Ci vorremmo organizzare per incontri nelle scuole, far conoscere i nostri libri e i classici in un paese dove 20 milioni di persone non hanno mai letto un libro. .”.
STREGA
“Non sono io il favorito. Senza far torti a nessuno, di quelli che ho letto ne cito quattro: “A cosa servono gli amori infelici” di Gilberto Severini (Playground), Luciana Castellina “La scoperta del mondo” (Nottetempo), Edoardo Nesi “Storia della mia gente” (Bompiani), “La vita accanto” di Mariapia Veladiano (Einaudi). Come dicono i peggiori cronisti di provincia di cui faccio parte, c’è molta carne al fuoco”.
Syusy Blady e Patrizio Roversi hanno presentato in libreria Ambasciatori il loro ultimo libro “Misteri per caso. Un viaggio intorno al mondo che non racconta la solita Storia” (Rizzoli, 2011). In questa nuova avventura letteraria gli infaticabili “turisti per caso” si mettono sulle tracce dei grandi enigmi del passato che la Storia ufficiale non riesce a risolvere. Da una mappa conservata all’Università di Bologna deducono che qualcuno aveva mappato la terra in un periodo antichissimo, in una specie di Google Earth antidiluviana, mentre sulle rotte dei Popoli del Mare, Syusy scopre i resti di una Atlantide mediterranea ora scomparsa. Patrizio nell’intervista con Marco Santandrea ci racconta come con il giusto spirito di curiosità e voglia di non fermarsi alle solite risposte, trasformi una semplice vacanza in qualcosa di molto più avvincente e culturale.