Continua l’appuntamento settimanale con Musica Leggerissima, ogni giovedì alle 15 su Radio Città Fujiko, per parlare delle notizie più leggere del mondo della musica.

Musica Leggerissima: le notizie della settimana

Fedez ha denunciato il Codacons. Secondo il rapper e i suoi genitori – perché la querela è stata presentata da tutti e tre, scrive Rolling Stone – il Codacons avrebbe «consapevolmente accusato, seppure in modo implicito ed allusivo, Federico Lucia di essere incline a commettere reati». Sempre secondo i querelanti, l’associazione consumatori avrebbe intrapreso da tempo «una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana per presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevanti. Tutte le contestazioni mosse dal Codacons con i suoi attacchi si sono rivelate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente». L’ultimo attacco del Codacons consisterebbe in un esposto presentato alla Guardia di finanza, per indagare “ragnatela societaria”, come l’ha chiamata Il Sole 24 ore, che, sempre secondo il Codacons, sarebbe eccessivamente complessa rispetto alla reale necessità. L’input per presentare l’esposto dovrebbe nascere da una dichiarazione di Fedez fatta nel 2020 ed emersa recentemente. Durante un processo, infatti, il rapper ha sostenuto di essere «nullatenente». La notizia ha suscitato moltissimi articoli, commenti e meme a cui Fedez ha risposto rivolgendosi a Repubblica: «Durante un processo mi è stata posta una domanda dal giudice circa quali beni mobili e immobili siano a me intestati. Ho risposto la verità che non ho intestato nulla a nome mio e dunque sono tecnicamente nullatenente perché è tutto intestato alle società della mia famiglia, come avviene per molti imprenditori e imprenditrici di questo paese. Se avessi detto il contrario, avrei mentito davanti a un giudice compiendo un reato».

Sangiovanni (il cantante lanciato da Amici, che ha partecipato al Sanremo di quest’anno arrivando nelle ultime posizioni) ha annunciato sui social di aver deciso di annullare l’uscita del suo nuovo album e i concerti programmati nel prossimo futuro. Il posto finale in classifica, ha specificato Sangiovanni, non c’entra nulla con la sua decisione, che deriva piuttosto dall’impossibilità di continuare a fingere che vada tutto bene: «A volte bisogna avere il coraggio di fermarsi e sono qui per condividere con voi che ho deciso di farlo. Voglio precisare che non sto mollando, credo tanto nella mia musica e in questo progetto ma allo stesso tempo non ho le energie fisiche e mentali in questo momento per portarlo avanti. Continuerò a scrivere e a stare in studio perché fa parte del mio benessere e nel mentre inizierò a dedicare il tempo a me stesso per migliorare questa condizione. So che mi aiuterà e che tornerò presto, anche più forte di prima. Vi voglio bene».

Quest’anno l’Eurovision è molto dibattuto. Due infatti sono i temi: il primo è dai contorni più trash, perché riguarda quale artista rappresenterà San Marino all’Eurovision. Quest’anno l’elenco dei candidati prevede, nell’ordine: Marcella Bella, Jalisse, Loredana Bertè, seguite da Amy Atkinson, La Rua, Aaron Sibley, Pago e Wlady, DJ Jad, Corona & Ice MC. La finale è fissata per sabato 24 febbraio.

Più seria è invece la questione della partecipazione di Israele, che quest’anno ha acquisito particolare rilevanza a livello non solo europeo ma mondiale. Rolling Stone, riporta uno stralcio della lettera aperta degli artisti svedesi firmata tra gli altri da Robyn, First Aid Kit e Fever Ray: «Il fatto che Paesi che si pongono al di sopra del diritto umanitario siano chiamati a partecipare a eventi culturali internazionali banalizza le violazioni del diritto internazionale e rende invisibili le sofferenze delle vittime. Consentire a Israele di partecipare mina non solo lo spirito della competizione, ma l’idea stessa di servizio pubblico. È inoltre un segnale inviato ai governi che possono commettere crimini di guerra senza alcuna conseguenza». Di opinione opposta sono invece gli Usa: «Ora, invece, circa 400 artisti non solo musicali e molti americani, tra cui Helen Mirren, Gene Simmons, Scooter Braun, Boy George e Sharon Osbourne hanno sottoscritto una lettera aperta di segno opposto rispetto a quella svedese, per chiedere che Israele sia ammessa come sempre al concorso».

ClashMusic riporta che dopo che Bono ha cantato il suo supporto a Israele, l’ex leader dei Pink Floyd Roger Waters ha commentato «Una persona qualunque che lo conosce dovrebbe prenderlo per le caviglie e scuoterlo finché non smette di essere una merda».

Un americano su cinque è convinto che Taylor Swift faccia parte di un complotto governativo per rieleggere Biden. Lo riporta Rolling Stone, che aggiunge come sia «una delle tante teorie del complotto che girano tra conservatori e trumpiani. Come Jesse Watters, presentatore di Fox News e amico di Trump, secondo il quale la popstar potrebbe essere una “operazione psicologica del Pentagono”, nonché “una copertura per un’agenda politica segreta”».

È stato ritrovato il basso con cui Paul McCartney ha registrato i primi due album dei Beatles, e che era stato rubato dal loro furgone negli anni 70. Il ritrovamento è stato opera della Lost Bass Project, una piccola associazione nata con il preciso scopo di rintracciare lo strumento, garantendo l’anonimato del ladro e dei successivi compratori.

Gli Idles, una band britannica, hanno usato un deepfake di Chris Martin per il video del loro nuovo singolo. L’obiettivo è replicare Yellow, il videoclip per il singolo dei Coldplay uscito 24 anni fa. Ricordando che i deep fake sono immagini realistiche di persone vere generate con l’intelligenza artificiale, la peculiarità della notizia è che Chris Martin ha aiutato gli Idles a realizzare il deep fake, fornendo all’intelligenza artificiale immagini di sé mentre cantava il testo, in modo da rendere il video ancora più realistico.

Chiara Scipiotti