Questo sabato sindacati, lavoratori e studenti manifesteranno a Bologna, dopo la tragica morte, lo scorso 21 gennaio, di Lorenzo Parelli: «abbiamo deciso di scendere in piazza – ha spiegato Riccardo Gandini, coordinatore Giovani Comunisti/e Bologna – insieme ad altre realtà fra cui rifondazione, il Pci, Sinistra Unita, la Fgci Emilia-Romagna e il sindacato generale di base Cobas Scuola, per ribadire ancora una volta che non si può morire a 18 anni per morte sul lavoro e non si può morire di alternanza scuola-lavoro. Un’alternanza che ora gli è stata cambiata nome in Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (Pcto), ma giusto per nascondere lo sfruttamento di manodopera proveniente dalle scuole da parte delle imprese».

Sabato 29 la protesta organizzata per lo stop dell’alternanza scuola lavoro

Il problema dell’alternanza-scuola lavoro tuttavia non riguarda solo la sicurezza sul luogo di lavoro. Esso è piuttosto di natura culturale, in quanto quello che il Pcto comunica è «un messaggio che non va bene -ha continuato Gandini- perché fa parte di questo progetto di scuola-azienda, concepito fra l’altro in un governo che era di centro-sinistra (quindi neanche di centro-destra) che dovrebbe educare i giovani fin da piccoli a diventare dei lavoratori precari, dei lavoratori che devono accettare ogni compromesso a ribasso e anche ogni stipendio iniquo e non adatto a condurre una vita dignitosa. Come giovani non possiamo accettare un futuro del genere».

A prescindere dalle responsabilità specifiche per gli eventi del 21 gennaio, sui quali stanno avvenendo indagini, vi sono delle responsabilità politiche: «il centro-sinistra, tutt’ora al governo con Draghi, non ha fatto assolutamente nulla per abrogare questa legge, quindi assolutamente il nostro appello al governo è di abrogare subito l’alternanza scuola-lavoro, reintroducendo i vecchi sistemi, i vecchi contratti di apprendistato». La fiducia per un’azione di questo tipo sembra tuttavia poca, se si pensa alla realtà del lavoro italiano, caratterizzato da contratti precari e sottopagati. «Chi ha introdotto questa legge e l’ha votata è da ritenersi politicamente responsabile di quanto sta accadendo ribadisce il comunicato di Giovani Comunisti/e».

L’appuntamento per la manifestazione è «sabato 29 gennaio alle ore 10:00, piazza Memoriale della Shoa, angolo Via Matteotti con Via Carracci. Scenderemo in piazza sia realtà sindacali, sia realtà politiche, sia realtà studentesche. Vi aspettiamo per far sentire la vostra voce e la vostra indignazione».

ASCOLTA LA NOSTRA INTERVISTA A RICCARDO GANDINI:

Francesco Manera