È partito alle 10 di questa mattina da una piazza Verdi recintata ed è giunto in piazza del Nettuno il corteo dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo delle sezioni regionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil. Il corteo ha sfilato davanti a importanti luoghi di produzione culturale, come il teatro Comunale e l’Arena del Sole, e in occasione delle riaperture ha rivendicato i diritti negati già prima della pandemia a chi opera in questo settore, oltre all’applicazione del protocollo di buone pratiche siglato dai sindacati con il Comune di Bologna.

Spettacolo, la manifestazione di lavoratrici e lavoratori

Ai nostri microfoni Antonio Rossa della Slc-Cgil afferma che già ben prima della pandemia i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo non venivano trattati adeguatamente, «non erano rispettati i minimi contrattuali, né i tempi di pagamento, né il contratto che doveva essere applicato, non vedevano riconosciuto il lavoro di prova, insomma erano in una condizione che è drammaticamente emersa con la pandemia».

Per questo motivo i sindacati confederali hanno sottoposto all’Amministrazione comunale un “Protocollo Buone Pratiche per lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo e della Produzione Culturale”, con il quale il Comune si impegna a «verificare nel territorio se si applicano correttamente i contratti e, laddove ci siano delle difformità con le applicazioni dei contratti, di istituire un tavolo di controllo dove si va capire come si può risolvere questo problema». Spesso non si tratta quindi di un’assenza di giusti contratti, ma di un erronea o assente applicazione. Lo scopo dei sindacati è quello di estendere l’accordo anche a livello regionale, anche se, ammette Rossa, «non sarà facile».

Durante la manifestazione è stato fatto presente che nella Regione Marche i sindacati sono riusciti ad ottenere un’integrazione ai sostegni erogati dal governo, ma che difronte a un’analoga richiesta fatta alla Regione Emilia Romagna i sindacati non abbiano ricevuto la stessa risposta. Tuttavia, è stato fatto presente come il Comune di Bologna abbia «avuto coraggio» nel firmare questo protocollo, unico in Italia.

Il documento, già firmato dall’assessore alla Cultura Matteo Lepore e dall’assessore al Lavoro Marco Lombardo, verrà presentato questo pomeriggio alle 17 in Sala Borsa «agli operatori, alla controparte, a coloro di buona volontà che vorranno confrontarsi con noi per sottoporre al vaglio di un controllo i meccanismi con cui ingaggiano i lavoratori professionisti, sia subordinati che autonomi». Data quindi l’approvazione da parte degli enti locali, non resta che applicarlo.

Manuela Bassi

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