Nascondono la stangata estiva col fair play anglosassone

Excuse me, can I steal your wallet?” domanda il gentlement. “Of course!”, risponde cortese l’interpellato. Il problema é come dirlo: “Scusami, posso fregarti il portafoglio?” “Al ladro, al ladro!” grida il derubato.

Non a caso il governo dei tecnici ha studiato alla Bocconi anche le lingue straniere per farne buon uso. Così il pareggio di bilancio (io incasso e tu tiri la cinghia) diventa Fiscal Compact, acquistando un dolce sapore di finanza internazionale. Varato però il Fiscal Compact si chiede la Golden Rule, ovvero una regola di bilancio che, in estrema. sintesi, prevede che solo gli investimenti pubblici possano essere finanziati in disavanzo. In parole povere la Golden Rule è la furbata all’italiana, dove prima si concordano misure economico-sociali inique ed impossibili per sedere al tavolo dei potenti d’Europa, poi si chiede di stralciare quelle stesse spese come investimenti dal patto di stabilità, aprendo una querelle          filosofica-religiosa sulla sottile differenza tra spese correnti e uscite per ‘investimenti.

Ultimamente il premier tecnico Monti ha detto (in italiano e comprensibile a tutti): non ci sarà un’ennesima manovra quest’estate, parola di tecnico!

Ma nello stesso momento il ministro per i Rapporti con il Parlamento Piero Jumbo Giarda ha annunciato urbi et orbi la Spending Review, cioé la revisione della spesa dell’amministrazione pubblica. Obiettivo conclamato: lotta alle solite auto blu e taglio delle province. Basta con gli sprechi!, lo sdegno e la pancia del populismo italico è sollecitata, il rigore e la sobrietà trionfano sui giornali. Peccato che subito i sindacati scoprono che nella spending review rischino il posto di lavoro anche 276.000 dipendenti dello stato (non tutti però, in quanto quelli impiegati al Senato di Palazzo Madama avranno un piccolo aumento di stipendio come riverbero della casta sulla corte di palazzo…).

Eppure ci eravamo lasciati alle spalle proprio una polemica sulla Pubblica Amministrazione, protagonisti lo stesso Ministro Giarda e la collega della previdenza Fornero. La signora lacrima sul viso aveva auspicato il licenziamento di massa nella P.A., in parallelo con quanto già successo nel comparto privato. Giarda, con un battito d’orecchie, aveva decisamente smentito questa ipotesi con tanto d’applauso sindacale. Cos’è mai cambiato in poco tempo, tanto da invertire completamente affermazioni e iniziative di governo? Nulla di concreto è mutato se non il format: non licenziamenti di lavoratori ma adeguamenti organizzativi. La Fornero parlava italiano, rischiava di essere capita da troppi!

L’estate si presenta in realtà  con una manovra di governo pesantissima: spending review (tagli al personale e ai servizi), dismissioni e privatizzazioni (attacco all’acqua pubblica) e aumento di un punto dell’Iva (inflazione e taglio del potere d’acquisto dei salari).

La litania del potere diventa assolutamente escatologica quando si entra davvero nei palazzi alti della finanza, laddove occhio umano non può scrutare: se l’inglese non basta più a mascherare l’ordito dei poteri forti arrivano gli acronomi, sigle scioglilingua ed ammazzacristiani. Leggo (e non capisco) dal Corriere di venerdì: “…L’Esm, la sigla sta per European Stability Mechanism , cioè il Meccanismo europeo di stabilità, è il fondo di salvataggio che sostituirà i fondi EfsF /European Financial Stability Facility) e Efsm (European Financial Stabilisation Mechanism), nati per salvare gli stati di Portogallo e Irlanda dopo che sono stati investiti dalla crisi…”. E che ci facciamo noi con l’Esm, l’Efsm o l’EfsF? Tutti zitti, lavorate e rinunciate all’Articolo 18, al massimo consolatevi dando tutta la colpa ai politici!

  In questa Torre di Babele Bancaria, vogliamo anche noi collaborare col governo di A(lfano) B(ersani) C(asini). Infatti siamo qui a suggerire altre grandi operazioni lessico-finanziarie: Disease is a Luxury! (tassa sulla malattia), Holidays Attack!! (diminuzione di una settimana di ferie, come già proposto dal sottosegretario Polillo), From Dawn  to Sunset !!! (giornata lavorativa a 18 ore), Retirement Farewell !!!! (nuova manovra previdenziale alla Fornero).

  In questo rinnovato scontro di classe (pardon … class struggle), non ci rimarrà che issare nei nostri cortei uno striscione con la dicitura: It’s raining, lèder government!