L’ordinanza del sindaco con la quale si ordinava il riallaccio dell’utenza idrica nelle occupazioni abitative, in particolare in quella di via De Maria, per rischi sanitari finisce sotto inchiesta da parte della Procura di Bologna. È in contraddizione con l’articolo 5 del Piano Casa. Social Log: “Articolo fascista, Delrio lo cancelli”.

Finisce sotto inchiesta l’ordinanza con la quale il sindaco di Bologna, Virginio Merola, ha ordinato di riallacciare le utenze idriche nelle occupazioni abitative, in particolare in quella di via De Maria.
A dare la notizia è il Resto del Carlino, che racconta come la Procura abbia aperto un’indagine, attraverso la richiesta degli atti dell’ordinanza da parte del pm Antonello Guastapane.
Merola aveva firmato l’ordinanza perché nella struttura, dove trovano riparo minori, donne ed anziani, si configurava un rischio sanitario dovuto proprio alla chiusura dei rubinetti.

La sicurezza sanitaria, su cui il primo cittadino ha competenza, però, va a scontrarsi col contestatissimo articolo 5 del Piano Casa del governo Renzi, scritto dall’ex-ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi. La norma vieta l’allacciamento delle utenze e tutta un’altra serie di diritti di base a chi occupa abusivamente un edificio.
L’inchiesta della Procura, dunque, è tesa ad accertare se il sindaco abbia violato questa norma che Social Log, il collettivo che ha occupato lo stabile di via De Maria, non esita a definire fascista.

“L’accesso all’acqua è un diritto umano fondamentale sancito da civiltà millenarie – ricorda ai nostri microfoni Fulvio di Social Log – Chiediamo al nuovo ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, di prendere posizione e cancellare quell’infame articolo 5″.
Non sono solo i movimenti per la casa a contestare la norma. Da più parti sono state sollevate perplessità sulla costituzionalità della misura e sul suo rispetto di dichiarazioni e trattati internazionali. Anche gli amministratori locali delle città più sotto pressione per l’emergenza abitativa criticano la legge, che genera problemi invece di risolverli.