«Siamo stanchi della retorica del voto utile per fermare le destre, quando poi il centrosinistra ci governa insieme». Agostino Giordano, uno dei promotori insieme a Michele Terra di un appello per una formazione di sinistra alle comunali di Bologna del prossimo autunno, sintetizza così il senso della lista “Sinistra Unita per Bologna”, che oggi ha ufficializzato la candidata a sindaco, Dora Palumbo, e il simbolo che troveremo sulle schede elettorali.
Appoggiata da partiti come Rifondazione e Pci, la lista raccoglie anche altre istanze progressiste bolognesi, sia in ambito sindacale che di personalità e singoli cittadini che credono in un’alternativa.

Sinistra Unita per Bologna, i temi e le alleanze per le comunali

«Nel dibattito delle primarie del centrosinistra sono emersi due temi ambientali che io sollevo da tempo in Consiglio comunale – osserva la candidata Dora Palumbo – In particolare ci si è accorti ora che il Passante ha dei problemi e che i Prati di Caprara vanno salvati, mentre l’Amministrazione voleva costruirci un nuovo quartiere». La candidata, dunque, rivendica l’impegno sui temi ambientali, che sono uno dei punti centrali di Sinistra Unita per Bologna, ma anche il sociale, il welfare, il lavoro, l’istruzione, la cultura e la sanità sono punti fondamentali la nostra città.
«In campagna elettorale si fanno tante promesse – sottolinea Palumbo in riferimento al dibattito per le primarie – ma quello che conta poi sono gli atti amministrativi».

Il percorso della lista vuole essere «aperto», sottolineano i promotori, che fanno intendere che da qui alle elezioni sono disposti ad accogliere anche altri soggetti di sinistra che finora non hanno scelto di farne parte. Tra questi c’è Potere al Popolo, che dopo essere stata invitata a partecipare e aver anche chiesto di poter fare parte della coalizione con una propria lista, ha deciso invece di andare da sola. «Rispettiamo la loro scelta – commenta Palumbo – ma siamo ancora disponibili ad accoglierli».
Diversa, invece, la posizione nei confronti del centrosinistra, che Sinistra Unita per Bologna afferma fin da ora di non voler sostenere in un eventuale ballottaggio.

Eppure nel percorso del centrosinistra ha deciso di far parte anche Coalizione Civica con cui Palumbo, nella sua attività di consigliera comunale, in questi anni ha collaborato molto, in particolare con Emily Clancy. «Ho avuto modo di dire ad Emily che non condivido questa scelta – afferma Palumbo – in particolare anche per l’alleanza col M5S da cui sono uscita nel 2018». Una scelta coerente, dunque, quella di non tornare a coalizzarsi con i pentastellati, che abbandonò quando vi fu la svolta a destra del governo con la Lega.

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