Stavano svolgendo un’assemblea sindacale autorizzata sulla sorte di 30 lavoratori, ma uscendo hanno trovato la polizia che ha arrestato il responsabile bolognese dei Si Cobas, Simone Carpeggiani. È accaduto alla Conor di via delle Viti, in zona Caab a Bologna.
Il referente bolognese di Si Cobas arrestato dalle forze dell’ordine chiamate dall’azienda a margine di un’assemblea sindacale regolarmente autorizzata per discutere della sorte di 30 lavoratori.
È quanto accaduto oggi al magazzino Conor di via delle Viti, in zona Caab a Bologna, dove è in corso una vertenza connessa ad un cambio di appalto. Un episodio che il sindacato giudica gravissimo e che denuncia anche alla stampa.
Tutto origina dal subentro di una nuova cooperativa durante un cambio di appalto. Si Cobas era in trattativa con la proprietà, un’azienda di Legacoop, per avere il rispetto della cosiddetta clausola sociale, quella misura che consente ai lavoratori di uno stabilimento di mantenere il proprio posto di lavoro anche in caso di cambio di appalto, con una nuova cooperativa che subentra.
“Stavamo svolgendo un’assemblea sindacale su questi temi – spiega ai nostri microfoni Simone Carpeggiani, referente Si Cobas per Bologna – Quando abbiamo capito che l’azienda aveva deciso di lasciare a casa i lavoratori, tra cui persone che lavorano lì da 17 anni, siamo usciti con l’intenzione di proclamare uno sciopero, ma abbiamo trovato ad attenderci la Digos e le forze dell’ordine che hanno spostato con la forza i lavoratori e qualcuno lo hanno anche malmenato”.
Lo stesso Carpeggiani è stato ammanettato e portato in Questura, dove è stato rilasciato dopo tre ore. Le accuse che avrebbero giustificato l’arresto sono di resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata, ma il sindacalista rifiuta completamente la ricostruzione: “È stata una cosa quasi premeditata”.
Il sindacato sottolinea più volte che l’assemblea sindacale era autorizzata e che il picchetto che avevano intenzione di fare non si è potuto svolgere proprio perché i lavoratori si sono ritrovati le forze dell’ordine all’uscita.
“Voglio lanciare un appello al nuovo ministro del Lavoro – afferma ancora Carpeggiani – è normale tutelare aziende che spesso evadono il fisco, falliscono e si comportano in modo scorretto? Noi pensiamo che sia più giusto tutelare i lavoratori. Non poter più nemmeno svolgere un’assemblea sindacale è una cosa gravissima”.
ASCOLTA L’INTERVISTA A SIMONE CARPEGGIANI: