Oggi è la giornata del One Billion rising, campagna internazionale di protesta contro la violenza sulle donne. Secondo le stime delle Nazioni Unite una donna su tre sarà violentata o stuprata nel corso della vita. E’ questo il motivo per cui occorre riconfermare il proprio impegno contro la violenza, a cui questa manifestazione risponde con la danza e altre iniziative. L’appuntamento a Bologna è per le 15 in piazza Maggiore

Il 14 febbraio torna il One Billion Rising, la campagna ideata dalla femminista storica Eve Ensler contro la violenza sulle donne e bambine.

“In questi sedici anni si è messo in moto un nuovo modello di attivismo al femminile. Abbiamo sollevato questioni, favorito l’approvazione di leggi, raccolto fondi.”, così commenta i successi della campagna la sua ideatrice. In questi anni, infatti, si è creata une rete mondiale che lavora insieme perseguendo gli stessi obiettivi. La manifestazione coinvolge 207 paesi su scala globale e più di 100 città italiane.

“E’ un evento in cui con la gioia del ballo e con un momento di spensieratezza si fa riferimento ad un tema importante per la vita delle donne, che è il problema della violenza. E’ l’occasione per attirare l’attenzione di tantissime persone, anche di chi normalmente non si occupa di questo problema, perchè pensa che non lo riguardi. E’ un modo diverso di coinvolgimento”. E’ questo il motivo, spiega Samuela Frigeri, presidente Coordinamento dei Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna, per cui i centri antiviolenza della regione hanno aderito per il terzo anno consecutivo a questo momento di condivisione.

Ogni anno una parola chiave ispira la manifestazione. Se l’anno scorso era giustizia, quest’anno sarà rivoluzione. “Si pensa a rivoluzionare lo stato delle cose, non solo come protesta, ma per la necessità di fare delle scelte, delle iniziative che vadano a modificare tutto quello che fino ad oggi è stato. Il tentativo è quello di richiamare ad un impegno: rivoluzioniamo la politica, la cultura della nostra società e il modo di pensare il ruolo delle donne“, non si ricorda quindi solo un problema.

In ogni città ci saranno eventi diversi, pur sempre legati a flash mob e danze, ma ogni centro ha declinato il proprio impegno anche a seconda delle realtà del posto. L’appuntamento a Bologna è per le ore 15.00 in piazza Maggiore con flash mob, il laboratorio sociale afrobeat, lezioni di samba e infine un corteo che si concluderà con una festa in piazza della Montagnola.


La danza è un elemento centrale della campagna, infatti se da una parte si lega alle pratiche del femminismo storico per una rivalutazione e riappropriazione del proprio corpo, dall’altra è una forma espressiva “accessibile a chiunque, poichè non ci sono regole e capacità particolari. E’ il modo più efficace per esprimere l’essere parte di un pensiero, che non si rivolge solo alle donne.”

Alina Dambrosio