Ripristino del fondo per l’affitto, misure a sostegno dei soggetti a rischio morosità e interventi di edilizia residenziale pubblica. E ancora rispetto del protocollo antisfratto siglato a ottobre tra sindacati e Palazzo d’Accursio. Sono le richieste avanzate dal sindacato degli inquilini Sunia dopo la pubblicazione dei dati da parte del ministero degli Interni. Il 90% degli sfratti in Italia nel 2015 è dovuto a morosità incolpevole, ma in Emilia Romagna il dato arriva al 96%.
A una settimana dalla pubblicazione dei dati sugli sfratti da parte del ministero degli Interni, interviene Sunia, il sindacato degli inquilini della Camera del Lavoro. Con le statistiche nazionali che, per il 2015, parlano di un 90% (oltre 57mila su 65mila) di sfratti dovuti a morosità incolpevole, e quello regionale che supera il 96% (5.916 su 6.145), il sindacato degli inquilini mette sul tavolo le sue proposte.
PROTOCOLLO ANTISFRATTO. Sunia chiede a Palazzo d’Accursio la piena implementazione dell’accordo siglato lo scorso ottobre, con cui Amministrazione e sindacati hanno concordato un programma di interventi, anche economici, per limitare gli sfratti sotto le Due Torri. “Chiediamo che quell’accordo venga attivato al più presto”, dichiara Sonia Sovilla della segreteria Cgil di Bologna.
La Camera del Lavoro punta gli occhi sulle imminenti elezioni amministrative: “Per noi – chiarisce la sindacalista – L’accordo sottoscritto è valido nei confronti di chiunque risulterà essere nostro interlocutore dopo le elezioni di domenica”. “In campagna elettorale – commenta però il presidente di Sunia Bologna Mauro Colombarini – Il tema della casa è rimasto un po’ ai margini, incomprensibilmente visto quanto se n’è partlato prima
FONDO AFFITTO. Era di 100 milioni all’anno nel 2014 e 2015, ma la legge di Stabilità per quest’anno lo ha praticamente azzerato. L’Emilia Romagna, che aveva cofinanziato il fondo con 2,2 milioni di euro all’anno, “non mette più a disposizione la stessa somma”, rivela il sindacato. “Chiediamo – dice Colombarini – Che venga mantenuto il contributo per l’affitto. È un aiuto concreto, quindi non capiamo perchè venga eliminato”.
MOROSITÀ INCOLPEVOLE. Il fondo c’era, e c’è ancora, almeno potenzialmente. “Mentre le risorse 2015 sono in via di esaurimento – spiega Sunia – Quelle per il 2016 (circa 6 milioni di euro in Regione, di cui 800mila euro a Bologna) non si sa ancora quando arriveranno in cassa. Il nuovo decreto di finanziamento infatti è ancora fermo alla ragioneria dello stato”. Il sindacato degli inquilini punta dunque il dito contro le lungaggini burocratiche e chiede lo sblocco di quei fondi.
Tra le richieste, c’è poi quella di intervenire sull’edilizia residenza e la necessità di “affrontare il tema delle politiche abitative con varie offerte a seconda dei vari bisogni, perchè diverse sono le domande di casa”.