È simbolicamente col trasporto sostenibile che la Città Metropolitana inizia i propri lavori. È stato presentato oggi il libretto che verrà distribuito nei prossimi giorni con gli orari dei treni che collegano 83 stazioni in tutta la provincia e spostano 80mila passeggeri. Tra gli obiettivi futuri l’azzeramento delle soppressioni e il ripristino dell’abbonamento bici+treno. All’appello mancano 6 stazioni da ultimare.
La Città Metropolitana, l’organo che dal primo gennaio scorso ha sostituito la Provincia, ha scelto la mobilità sostenibile come primo tema simbolico per cominciare i propri lavori.
È stato infatti presentato oggi e sarà distribuito in 100mila copie sui treni e negli urp il libretto con gli orari dei treni del Servizio Ferroviario Metropolitano (Sfm), la rete di 350 km, che con 8 linee e 400 corse al giorno attualmente collega 84 stazioni, spostando quotidianamente 80mila passeggeri.
“Potrà sembrare banale la presentazione di un libretto orario – commenta Irene Priolo, da poco consigliera della Città Metropolitana con delega a Trasporti e Mobilità – ma agevolare e informare i cittadini contribuisce a rafforzare l’identità del nuovo soggetto”. Dello stesso avviso è l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, secondo cui l’Sfm rappresenta la spina dorsale della mobilità ferroviaria bolognese, pari ad un terzo di tutto il trasporto su ferro dell’Emilia Romagna.
Proprio la Regione ha impegnato 125 milioni di euro per il Servizio, che anche attraverso nuove segnaletiche punta a diventare la “S” bolognese.
“Gli utenti del servizio ferroviario sono in aumento del 15-20%“, osserva l’assessore regionale. È forse per questo che viale Aldo Moro non ha operato tagli su questa rete, mentre i servizi ferroviari regionali hanno subito una contrazione del 3% della spesa.
In ogni caso, l’Sfm non è ancora completamente ultimato. All’appello mancano 6 stazioni da riqualificare o completare attraverso i fondi dell’ex Metrò. Una risposta sul progetto, già approvato in fase preliminare dal Cipe, è atteso per marzo-aprile, ma intanto la Città Metropolitana inizia a spingere su questo servizio.
Tra gli ambiziosi obiettivi ci sono anche l’azzeramento delle soppressioni dei treni, una piaga che affligge i pendolari che usufruiscono del servizio, e il ripristino dell’abbonamento treno+bici, che è stato al centro di una protesta degli utenti proprio in queste settimane, dopo la soppressione operata da Trenitalia.
Il tutto si inserisce nella nuova gara della Regione per l’affidamento della gestione ferroviaria, che Donini chiama “la gara del ferro”. Viale Aldo Moro investirà 150milioni di euro ogni anno per il trasporto ferroviario, contro i 120 stanziati fino a questo momento. L’operazione potrebbe portare, almeno secondo gli auspici dell’assessore, a rinnovare completamente il parco-treni che viaggiano in Emilia Romagna.