Se qualcuno fosse alla ricerca di una pausa per riflette nella frenesia delle giornate o uno spazio per emozionarsi allora la risposta è a Ravenna, più precisamente al Museo d’Arte della città di Ravenna.
Qui, in collaborazione con Contrasto e grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, le fotografie di Sebastião Salgado arrivano al MAR dal 22 marzo al 02 giugno, nell’ambito del Festival delle Culture.

180 fotografie di Salgado in mostra a Ravenna

L’eterno fotografo brasiliano all’età di 84 anni non smette di stuzzicarci e torna in questa mostra curata dalla moglie Lélia Wanick Salgado dal titolo: “Exodus – Umanità in cammino”. In 180 fotografie, rigorosamente in bianco e nero, divise in quattro sezioni, Salgado ritorna su un argomento tanto delicato quanto sofferente: i profughi e la migrazione. Il fotografo ci porta ai quattro lati opposti del mondo, dall’esodo rurale dell’America latina, alla tragedia africana fino al nuovo volto urbano asiatico.

Chiude l’esposizione una sala dedicata ai ritratti di bambini, rappresentativi di altre decine di milioni che si possono incontrare nelle baraccopoli, nei campi profughi e negli insediamenti rurali di America Latina, Africa, Asia ed Europa.
Il MAR ci farà immergere in un bagno di sensazioni attraverso Salgado e la sua scomoda arte, usata come deflagrante strumento di denuncia e di sensibilizzazione verso le questioni legate ai diritti umani, alla povertà, al lavoro, alle migrazioni. La fotografia che come definisce Salgado: «è molto più del semplice scattare foto: è uno stile di vita. È quello che senti, quello che vuoi esprimere, è la tua ideologia e la tua etica. È un linguaggio che ti permette di cavalcare l’onda della storia».