Pd e Pdl approvano un odg in Consiglio comunale che giudica “positiva l’esperienza delle scuole paritarie private”, in attesa dell’istruttoria. Insorge il Comitato Articolo 33, promotore del referendum: “adottato il modello ciellino”.

Dopo la pausa estiva, l’attività politica in città riprende come si era lasciata: all’insegna del dibattito acceso sui finanziamenti pubblici alle scuole private. Prima dell’estate il Comitato dei Garanti del Comune di Bologna aveva bocciato l’ammissibilità del referendum sui finanziamenti alle scuole private proposto dal Comitato Articolo 33. Una decisione controversa, presa senza l’unanimità. Il sindaco Virginio Merola aveva poi lanciato l’idea di un’istruttoria pubblica sul tema.

Rientrati dalle vacanze, è bastata una seduta del Consiglio comunale a rianimare la discussione. Pd e Pdl hanno infatti votato trasversalmente (contrari Sel e M5S) un ordine del giorno che, affrontando il tema del servizio scolastico cittadino, giudica “positive le attuali esperienze“, comprese quelle delle scuole paritarie private.
Un voto che ha suscitato le ire del Comitato Articolo 33, che accusa il Pd di volere abbracciare il modello ciellino.
E, ironia della sorte, i promotori del referendum questa sera saranno alla Festa dell’Unità per discutere proprio di finanziamenti alle scuole private. Un dibattito che servirà anche a pungolare i Democratici e le loro ambiguità sul tema.

Per quanto riguarda il referendum, il comitato ha pronto un ricorso contro la decisione dei Garanti e sta preparando una serie di iniziative politiche per rilanciare il tema della scuola pubblica in città.