Sandra Soster, segretaria Flc-Cgil, risponde al vice direttore direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Versari, che aveva annunciato che non arriveranno nuovi insegnanti o bidelli.

L’annuncio è arrivato in un’intervista di Repubblica. Il vice direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Stefano Versari ha fatto sapere che tutti i posti disponibili nella scuola sono stati assegnati e che non arriverò nè un docente nè un bidello in più. Un po’ come dire “preparatevi a fare con quello che c’è”.
All’inflessibilità di Versari, che si giustifica dicendo di applicare solamente la legge, risponde Sandra Soster, segretaria dell’Flc-Cgil. “La scuola deve essere in grado di funzionare in ogni caso – afferma Soster – quindi laddove non ci sono le risorse per farla funzionare, nel rispetto del contratto nazionale di lavoro e delle esigenze di sorveglianza e pulizia degli edifici scolastici, penso proprio che il personale necessario dovrà arrivare. Idem per gli insegnanti, ad esempio quelli di sostegno”.
La segretaria dei lavoratori della conoscenza, poi, argomenta la sua convinzione: c’è una sentenza della Corte Costituzionale che afferma il diritto dei ragazzi disabili ad avere assistenza.

Il sindacato ha calcolato che a fronte dell’aumento di 2400 ragazzi per l’anno scolastico che sta per cominciare,a Bologna sono state tagliate 309 unità di personale, di cui 144 insegnanti e 165 tra collaboratori scolastici e personale amministrativo.
I numeri negativi non sono finiti. “Circa 450 bambini nel territorio che ha inventato ed esportato nel mondo il modello della scuola dell’infanzia – denuncia Soster – saranno senza scuola, usciranno dal nido e dovranno stare a casa”.
Occhi puntati anche sulle cosiddette “classi pollaio”, le aule sovraffollate. Per la scuola media, ad esempio, c’è stato l’aumento di 850 alunni con 3 classi in meno.

Il sindacato, infine, attende l’inizio dell’anno scolastico per valutare la situazione e pensare ad eventuali azioni, ma intanto ha fatto stampare una locandina che augura una buona scuola, come diritto fondamentale, ai ragazzi, alle famiglie e ai lavoratori.