Anche Bologna si prepara allo sciopero contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme promosso da Non Una di Meno. L’astensione dal lavoro è stata proclamata dai sindacati di base come Usb, Cub, Usi, Slai Cobas e Adl cobas, insieme a settori della Cgil.
«Non è uno sciopero ‘classico’, ma uno sciopero dal lavoro salariato e gratuito, dal lavoro di cura, dai ruoli di genere e da tutte le attività quotidiane per interrompere la normalità in ogni luogo dove la violenza del patriarcato agisce e si riproduce: nelle case, sui posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei servizi e nella sanità, nelle strade e nelle piazze», scrive Non Una di Meno Bologna.
Le ragioni dello sciopero di Non Una di Meno e gli appuntamenti a Bologna
La giornata di mobilitazione è stata preceduta da enormi manifestazioni in tutta Italia, scaturite dal femminicidio di Giulia Cecchettin, che hanno portato più di mezzo milione di persone in piazza a Roma il 25 novembre scorso.
Oltre a condannare la violenza patriarcale, lo sciopero dell’8 marzo si concentra sull’opposizione al genocidio in corso in Palestina per mano di Israele, chiedendo un cessate il fuoco permanente e la fine dell’occupazione.
Il movimento denuncia le politiche del governo Meloni, che intensificano la violenza patriarcale nei confronti delle donne e delle persone LGBTQIA+. Tra le misure contestate vi sono bonus e detrazioni fiscali riservati solo a donne con più di due figli e con contratto a tempo indeterminato, escludendo le donne migranti impiegate nel lavoro domestico.
Lo sciopero dell’8 marzo vuole anche evidenziare come l’ascesa delle destre in Italia e a livello globale abbia reso più dure le politiche familiste, razziste e nazionaliste, alimentando sfruttamento e violenza.
La giornata di mobilitazione coinvolgerà diverse vertenze sul lavoro, sui servizi, sulla salute, sull’abitare e sull’educazione. Le assemblee sui luoghi di lavoro e le iniziative di organizzazione dello sciopero hanno visto la partecipazione di numerosi lavoratori e studenti.
In piazza Maggiore alle 9:30 si terrà un microfono aperto per tutte, dove confluiranno diverse lotte per il diritto alla casa e per condizioni di lavoro migliori. Alle 17:00 partirà un grande corteo da piazza XX Settembre, dove verranno esposte le voci e le richieste di cambiamento contro la violenza patriarcale.