In fiamme alcuni impianti alla stazione di Santa Viola, nei pressi della stazione centrale di Bologna. L’incendio doloso ha provocato forti rallentamenti alla circolazione ferroviaria. Assoutenti: “8mila pendolari coinvolti sulla tratta Bologna-Verona”. I No Tav su Twitter: “Quelle sono tag hip hop”. Aperta un’inchiesta con l’ipotesi di disastro ferroviario e perquisite le abitazioni di alcuni anarchici.

Nelle prime ore di questa mattina si è verificato un incendio doloso ad opera di ignoti nel tratto ferroviario corrispondente al nodo di Bologna, presso la zona di Santa Viola. Il rogo ha interessato i cavi del sistema di gestione e controllo del traffico, e sarebbero quattro i pozzetti date alle fiamme. Fortemente compromesso il traffico ferroviario, con gravi rallentamenti e disagi per i pendolari, soprattutto sulla tratta Milano-Bologna sia per linea ad alta velocità che per quella ordinaria. Coinvolta anche la linea Bologna-Verona: “Tra treni cancellati e forti ritardi la linea è ancora in grave difficoltà. È tutto bloccato per i pendolari, veramente un disastro – spiega Renato Golini, presidente di AssoUtenti per la linea ferroviaria Bologna-Verona – Non abbiamo ancora notizie dall’azienda su quando verrà ripristinata completamente la linea, ma ci vorranno molte ore se non tutta la giornata”.

Digos e Polizia ferroviaria stanno indagando sull’accaduto, e secondo gli inquirenti il sabotaggio, il quarto in un mese, rientrerebbe all’interno di una strategia precisa. Sul posto sono state trovate alcune scritte “No Tav”, che sarebbero di recente fattura.
Su Twitter, NoTav.info fa osservare che le scritte attribuite al movimento contro l’Alta Velocità in realtà sono tag hip hop.
E se il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi si è subito spinto a parlare di “un nuovo atto terroristico contro la Tav“, più prudente è stato il premier Matteo Renzi, che ha invitato a “non rievocare parole del passato“. Preoccupazione è stata espressa anche dagli esponenti politici locali: per il sindaco di Bologna Virginio Merola quanto accaduto è “un atto grave e preoccupante”, mentre il segretario del Partito Democratico e nuovo assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti, Raffaele Donini, parla di “un atto violento che desta grande preoccupazione anche per le conseguenze che avrebbe potuto provocare in termini di danni a persone ed al patrimonio ferroviario del nodo di Bologna”.

La Procura di Bologna intanto ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sul sabotaggio. Le ipotesi di reato sono varie, tra cui spicca quella per disastro ferroviario. Intanto, da fonti investigative si apprende che sono in corso perquisizioni nelle abitazioni di alcuni anarco-insurrezionalisti.