Gli italiani non sono più grandi risparmiatori e la colpa è l’inflazione di questi ultimi tempi: a fronte di un aumento costante dei prezzi, mettere da parte dei soldi è sempre più difficile. A livello europeo, nel 2022, i cittadini hanno risparmiato in media il 12% del loro reddito disponibile. È quanto emerge dall’elaborazione di YouTrend sui dati dell’Eurostat in merito alla tendenza al risparmio dei cittadini europei. Un tema che si inserisce in quello più grande dell’economia, con un malcontento europeo che fa un favore alle destre, che aumentano nei sondaggi.
Il risparmio in Europa, un indicatore dell’economia verso le elezioni
La Germania è il paese UE dove le famiglie risparmiano di più, addirittura il 19,9% del reddito, seguita dai Paesi Bassi con il 19,4% e dal Lussemburgo con il 18,1%. Gli ultimi posti della classifica sono occupati da Estonia, Polonia e Grecia. L’Italia si attesta a metà classifica con un tasso del 9,8% tra l’Irlanda e la Finlandia. Francesco Cianfanelli, curatore dell’analisi uscita per YouTrend, ci spiega proprio questo, affermando che «nei paesi più ricchi è ovviamente molto più semplice risparmiare».
«A differenza di ciò che si crede gli italiani non sono dei grandi risparmiatori – continua Cianfanelli – perché il risparmio dipende da tanti fattori, dal reddito disponibile e da comportamenti psicologici. In Italia oggi si risparmia il 10% del proprio reddito, dato al di sotto della media europea, mentre venti anni fa si risparmiava il 15% ed era uno dei dati più alti in Ue. Oggi però gli stipendi non aumentano più e i prezzi continuano a lievitare, quindi risparmiare è più difficile».
Anche il fattore demografico incide: nella fascia tra i 30 e i 50 anni è più facile mettere da parte dei soldi, sopra i 55 anni di età invece ne vengono spesi di più e il nostro è un paese demograficamente vecchio.
E nel commentare le prossime elezioni politiche europee c’è una consapevolezza, ovvero che: «l’andamento dell’economia in generale sarà uno dei temi che orienterà il risultato». Anche perché le scelte politiche orientano ovviamente l’economia e il potere di risparmio delle famiglie. «Il malcontento nei confronti dell’economia aumenta la forza delle destre – conclude Cianfanelli – In Germania, ad esempio, l’estrema destra continua ad avanzare».
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