Oggigiorno capita purtroppo di sentire sempre più spesso notizie che parlano di incidenti sul lavoro, a volte anche mortali. In quest’ultimo periodo è cresciuto anche l’interesse verso ragazzi e ragazze delle scuole superiori che perdono la vita sul luogo in cui svolgono l’alternanza scuola-lavoro. Proprio oggi è stato pubblicato infatti il “Decreto Lavoro“. Dal Governo, come spiega FLC CGIL, sono state introdotte nuove misure che tutelano i ragazzi impegnati nei cosiddetti PCTO, i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento. Non solo misure sulla scuola, ma anche sull’intero settore del lavoro pubblico e privato.
Vediamo cosa succede nel caso di un infortunio sul lavoro: come comportarci con l’azienda e quali sono i nostri diritti e doveri.
Cos’è l’infortunio sul lavoro
Innanzitutto, per infortunio sul lavoro si intende ogni lesione originata, in occasione di lavoro, da causa violenta che determini la morte della persona o ne menomi parzialmente o totalmente la capacità lavorativa. Gli elementi integranti l’infortunio sul lavoro sono:
- la lesione
- la causa violenta
- l’occasione di lavoro
Il concetto di “occasione di lavoro” richiede che vi sia un nesso causale tra il lavoro e il verificarsi dei rischio cui può conseguire l’infortunio. Il rischio considerato è quello specifico, determinato dalla ragione stessa del lavoro. È infortunio sul lavoro anche il cosiddetto “infortunio in itinere“, cioè quello occorso al lavoratore nel tragitto compiuto per recarsi o tornare dal luogo di lavoro a casa. Sono considerati infortuni sul lavoro anche quelli dovuti a colpa del lavoratore stesso. In Italia, l’INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, è un Ente pubblico non economico che gestisce l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
In caso di infortunio, anche in itinere e a prescindere dalla prognosi, il lavoratore deve immediatamente avvisare o far avvisare, nel caso in cui non potesse, il proprio datore di lavoro. La segnalazione dell’infortunio deve essere fatta anche nel caso di lesioni di lieve entità. Qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro è obbligato a rilasciare il certificato medico nel quale sono indicati la diagnosi e il numero dei giorni di inabilità temporanea assoluta al lavoro e a trasmetterlo esclusivamente per via telematica all’Istituto assicuratore.
Come ottenere il risarcimento danni
A volte però l’infortunio sul lavoro, spesso con conseguenze gravissime per il lavoratore e la sua famiglia, può essere causato da negligenze e omissioni del datore o di terzi committenti negli obblighi di sicurezza nei confronti di dipendenti e collaboratori. In questi casi, i primi momenti successivi all’infortunio sono fondamentali per far valere i propri diritti di lavoratore e per ottenere un risarcimento danni.
A Bologna opera in questo settore Infortunistica Etica, che assiste la vittima fin dal primo momento, dalla denuncia del sinistro, se necessaria, alla conseguente indagine delle Autorità preposte, fasi fondamentali per l’individuazione del responsabile e l’azione nei suoi confronti.