Siamo un gruppo di “carrozzati e non”. Siamo Disabili Pirata di Abbatti le Barriere. Persone libere e libertarie, che condividono i valori dell’autogesione, odiano le ingiustizie e amano la socialità diffusa. Siamo stanchi di restare ai margini di una società iniqua. In questo nuovo millennio siamo pronti a riprenderci lo spazio di qualsiasi genere a noi negato dall’oppressione, testimoniata dalla Storia. Abbiamo deciso di evadere dalle nostre “casa galera”, oltrepassando le barriere e gli ostacoli che sistematicamente si ergono lungo i nostri percorsi, limitandoci negli spostamenti, nei diritti basilari dell’essere umano e impedendoci di vivere appieno il nostro quotidiano. (dal sito www.abbattilebarriere.it)

Anche l’ultima legge di bilancio pare non accorgersi della loro esistenza: i servizi sono sempre più scarsi, le cifre destinate ormai ridotte a poco più del necessario per il pagamento delle pensioni d’invalidità, il ministero delle (Im)pari Opportunità è ormai un involucro vuoto, riempito di tanto in tanto solamente da qualche iniziativa dai contorni insopportabilmente caritatevoli.  

Eppure, nel nostro Paese le persone disabili sono quasi 13 milioni (fonte Istat), delle quali oltre 3 milioni sono in condizione di grave disabilità. Numeri destinati ad aumentare di pari passo con l’aumento dell’età media della popolazione.  E chissenefrega se l’articolo 3 della costituzione italiana recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

Un gruppo di persone, su tutto il territorio nazionale, ha dunque deciso di prendere in mano il proprio destino, rivendicando in prima persona il diritto a una vita degna, uguale a quella di tutti gli altri cittadini.

Sono loro che hanno organizzato anche nel 2023 i Disability Pride in alcune delle città italiane più importanti. La loro lotta (che è anche la nostra) ha come obiettivo, non solo il sacrosanto abbattimento delle barriere architettoniche negli spazi pubblici e non, ma pure quello dei tabù culturali e mentali che nonostante tutto, persistono nei confronti delle persone portatrici di handicap/disabilità.

Abbiamo sentito Giacomo Sicurello, uno dei fondatori del Movimento Disabili Pirata.

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