Nella nuova stagione di ERT un filone importantissimo sarà costituito da CARNE, un festival di teatro-danza con numerose proposte di spettacoli e di laboratori.

Mercoledì 15 e giovedì 16 Giugno alle 21.30, nella meravigliosa cornice del Chiostro dell’Arena del Sole, andrà in scena “Loose dogs”, con Emanuela Serra di Balletto Civile alla regia, alla scrittura dei testi e alla produzione dell’intero lavoro.

Abbiamo scambiato due parole con Michela Lucenti, curatrice della rassegna “Carne” in toto, che ci ha raccontato le intenzioni che animano “Balletto Civile” (questo il nome della compagnia di Michela), tese a costituire un rapporto nuovo e il più possibile “di condivisione” con il pubblico. La scelta stessa del Chiostro come palcoscenico fa parte di questi intendimenti programmatici.

Un percorso per condividere col pubblico il linguaggio del corpo

Ha raccontato Michela ai nostri microfoni: “Quando il direttore (Valter Malosti ndr) mi ha chiesto di pensare a un festival di danza non ho voluto fare la solita cosa, e mi sono indirizzata verso un percorso che durasse tutto l’arco della stagione per abituare gli spettatori a un linguaggio. Un linguaggio che non è per forza nuovo, ma con una particolare attenzione a lavorare sul corpo, a indagarne i segreti e le possibilità espressive. E questo riveste anche una valenza politica significativa: se pensiamo alle ragazze che – a causa delle varie culture da cui sono oppresse – non possono fare sport o vestirsi come vogliono, si capisce come il gridare le potenzialità e il riappropriarsi del proprio corpo sia un vero e proprio atto politico di grande impatto.

Quello del Chiostro dell’Arena del Sole è un patrimonio enorme della città di Bologna, che si trova ad avere questo posto aperto a tutti, per trovarsi, chiacchierare, e potere anche vedere spettacoli. Voglio promuovere un approccio informale, ad esempio trovo che sarebbe bellissimo parlare tutti insieme dello spettacolo una volta che lo spettacolo è finito. La danza soffre dell’ostacolo che spesso lo spettatore si auto-infligge ritenendo di non essere in grado di capire il linguaggio difficile di quest’arte: in realtà – sottolinea Michela – nella danza non c’è da capire, occorre riappropriarsi del corpo e della percezione. E’ un rito di condivisione. Quando ho fondato la mia compagnia l’ho chiamata Balletto Civile, e se pensiamo agli etimi e ai significati delle parole troviamo azione danzata nella città, per la città, nella comunità”.

Segnaliamo ancora Loose dogs, che mercoledì e giovedì vedrà l’intreccio di corpo e voce in un lavoro che – tra dimensioni fisiche e poetiche – incanterà gli spettatori con la forza visionaria di una graphic novel. L’immaginario si fa strada attraverso il corpo, che in scena incarna una necessità espressiva in costante equilibrio tra emozione, tecnica drammaturgica e parola.

I biglietti sono acquistabuli sul sito di ERT.

Sergio Fanti

ASCOLTA L’INTERVISTA A MICHELA LUCENTI: