La consigliera di centrodestra Valentina Castaldini su Facebook dice di voler controllare le firme consegnate per il referendum sui finanziamenti alle materne private. L’altolà dei promotori: “No ad ingerenze politiche, il controllo spetta agli uffici”.

Nuove scintille sul tema del referendum contro i finanziamenti alle materne private. A tornare alla carica, dopo la consegna delle firme avvenuta mercoledì da parte del Comitato Articolo 33, è la consigliera comunale del Pdl Valentina Castaldini.
Sul suo profilo facebook la consigliera ha scritto di voler verificare personalmente “una per una” le firme, insinuando dubbi sulla loro validità.

A rispondere alla Castaldini sono direttamente i promotori della consultazione, che ricordano come il regolamento attribuisca agli uffici, ovvero all’amministrazione e dunque non alla politica, la competenza per la verifica. Articolo 33 ha inoltre scritto al sindaco chiedendogli di vigilare affinché non ci siano ingerenze e le operazioni degli uffici possano svolgersi in modo sereno e regolare.

“Da cittadini – afferma Francesca De Benedetti, portavoce di Articolo 33 – ci aspetteremmo che un consigliere comunale abbia premura di favorire i diritti di partecipazione e non di frenarli. Quello che ci preoccupa, però, è l’ingerenza della politica in una materia di esclusiva competenza dell’amministrazione”. In caso di violazioni, inoltre, i referendari si dicono pronti ad intraprendere azioni legali.

Non è la prima volta che Valentina Castaldini interviene sul tema del referendum. “È la nostra più fedele follower”, ironizza De Benedetti. Già quando il quesito arrivò al vaglio dei Garanti la consigliera Pdl cercò di esercitare pressioni affinché fosse bocciato, mettendo in dubbio l’operato stesso del comitato di Palazzo D’Accursio.
Ora, a firme consegnate, la pasionaria Pdl non si rassegna proprio all’idea che i bolognesi possano essere chiamati ad esprimersi sul tema dei finanziamenti alle materne private.