Il comitato per il “No” al referendum sulla riforma costituzionale dà appuntamento sabato 21 maggio, dalle 18 in piazza Santo Stefano, per una festa a sostegno della raccolta firme. Interverranno Landini, Urbinati, Smuraglia, Ferrajoli, ma anche musica e cultura con Moni Ovadia, il Quartetto Mozart e i Mulini a Vento. L’attacco all’Anpi? “Concezione poco democratica del confronto”.
La guerra di Renzi e della sua maggioranza per portare a casa la conferma della sua riforma costituzionale, che saremo chiamati a votare nel referendum d’ottobre, non fa sconti a nessuno. Nemmeno all’Anpi, l’associazione dei partigiani che è madre della nostra Costituzione. Sia sul piano nazionale che su quello locale, in questi giorni, non sono stati lesinati attacchi ai partigiani, nel tentativo di screditarli e metterli all’angolo, poiché si sono schierati per il “No” alla riforma.
“È una concezione poco democratica del confronto – osserva ai nostri microfoni Sergio Caserta, esponente del comitato per il “No” al referendum costituzionale di Bologna – ed è conseguenza del modo in cui il presidente del Consiglio ha inteso caricare di significati questo confronto, legando l’approvazione della riforma alla propria carriera professionale”.
Un metodo che ha veramente poco a che fare col merito delle modifiche costituzionali apportate dalla riforma, sintomo che sono poche le argomentazioni di chi la sostiene.
Nel frattempo, però, va avanti la raccolta di firme del comitato del “No” che, come riferiscono gli esponenti, sta andando molto bene.
Un’occasione per fare il boom sarà offerta sabato prossimo, 21 maggio, quando in piazza Santo Stefano, dalle 18.00, si terrà una sorta di festa dei referendum.
A sostegno delle ragioni del “No” al referendum costituzionale interverranno (tra gli altri) il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, il presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia, la politologa Nadia Urbinati e il giurista Luigi Ferrajoli.
Gli interventi dei relatori saranno intervallati da momenti culturali e musicali con Moni Ovadia, il Quartetto Mozart e i Mulini a vento.
Nel corso della manifestazione sarà possibile firmare a sostegno del “No” al referendum costituzionale, ma anche per il referendum sull’Italicum e per i quesiti dei referendum sociali (Jobs Act, scuola, ambiente).