Nell’ottica delle riaperture museali e delle collezioni permanenti nelle sedi dell’Istituzione Bologna Musei, al MAMbo (Museo d’Arte Moderna) e al Museo Morandi prosegue RE-COLLECTING, un ciclo ideato da Lorenzo Balbi che indaga aspetti particolari delle collezioni di vari artisti e valorizza opere solitamente non visibili o non più esposte.

Prosegue la mostra Morandi racconta: tono e composizione nelle sue ultime nature morte

In modo particolare, è esposta al Museo Morandi la mostra temporanea Morandi racconta: tono e composizione nelle sue ultime nature morte, visitabile fino all’11 aprile 2021, dal martedì al venerdì dalle 14 alle 19. Rimane aperta anche Casa Morandi, la casa originale dell’artista, il giovedì e il venerdì dalle 14 alle 19.

La curatrice della mostra Giusi Vecchi afferma che l’esposizione è chiamata RE-COLLECTING per dare la possibilità di ammirare opere non sempre visibili, ma nel caso di Morandi si tratta di focalizzarsi su degli aspetti particolari così da consentire ai visitatori di poter apprezzare qualcosa di diverso.
Giusi Vecchi prosegue ricordando la grandezza di Morandi quale artista complesso e di fama mondiale; il primo focus realizzato su di lui al Museo era una rassegna dedicata ai Fiori, mentre ora ci si concentra sulle nature morte, ossia gli oggetti della maturità nella fase ricca e fertile che ha rappresentato il vertice della sua arte. Morandi ripropone quindi i medesimi temi con un cambio di gamma cromatica e di composizione, insistendo su alcune varianti: dipinti incentrati su uno stesso motivo di composizione, che viene studiata con minime variazioni di oggetto e di colore.

Si tratta di dieci opere totali, cinque della collezione del Museo, cinque appartenenti a collezionisti privati, le quali risalgono tutte all’arco temporale dal 1953 al 1959 in cui Morandi si dedica in modo iterato a determinate composizioni. I curatori del Museo hanno poi ricostruito una tela appartenuta a Luciano Pavarotti con gli oggetti originali dallo studio di Morandi. Un ulteriore aspetto di questo focus è il tentativo di esaltare il colore che, nelle sue varietà e sfumature, acquista un ruolo fondamentale per la definizione delle forme. Il percorso espositivo della mostra cerca di restituire un quadro completo del lavoro dell’artista.
Giusi Vecchi conclude con un’affermazione di Luigi Magnani, il quale sosteneva che il valore di Morandi andava al di là dell’artista, oltre la sua pittura: un esempio di spiritualità, uno stimolo di elevazione morale e un invito a divenire migliori.

Il costo del biglietto intero è di 6 euro, ridotto 4 euro, gratuito per i minori di 18 anni e altre categorie secondo la normativa. È possibile un preacquisto online sul sito del museo.

Marta Baldi

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