A una settimana dalle elezioni europee e dalle amministrative per oltre tremila Comuni in Italia, Bologna diventa il cuore della campagna “Qui Vivo Qui Voto”. L’iniziativa vuole sensibilizzare sulla necessità di estendere il diritto di voto ai residenti non italiani, una parte significativa della popolazione che, ancora una volta, sarà esclusa dalla partecipazione democratica. Durante le giornate dell’1 e 2 giugno chi non ha la cittadinanza potrà esprimere un voto simbolico sia a Bologna che online per sostenere il diritto al voto dei cittadini non italiani residenti.
Diritto di voto, una campagna con elezioni simboliche per chi non ha la cittadinanza
La campagna, promossa dalla rete “Dalla Parte Giusta della Storia” e da una vasta rete di associazioni, organizzerà sei seggi in diverse aree di Bologna, uno per quartiere. Chiunque potrà partecipare al voto simbolico, in modo anonimo, tramite un QR code disponibile nei seggi. Inquadrando il codice, sarà possibile votare una lista, esprimendo fino a tre preferenze. Il link per il voto online sarà disponibile anche sulla pagina della rete “Dalla Parte Giusta della Storia”, permettendo così a chi non potrà recarsi fisicamente ai seggi di partecipare comunque.
I cittadini italiani che desiderano sostenere la causa potranno rispondere a un quesito referendario sulla legge n.91/92 sulla cittadinanza, disponibile presso i seggi. La scheda elettorale sarà un facsimile di quelle previste per le elezioni europee, per aiutare gli elettori a familiarizzare con il formato e le modalità di voto.
«L’iniziativa si ispira ad altre analoghe che si sono già tenute in diverse città europee, in particolare a Friburgo da dove è partito tutto – spiega ai nostri microfoni Kejsi Hodo, attivista della campagna – Ci siamo però anche ispirate alla battaglia femminista delle suffragette, che priva di ottenere il suffragio universale organizzavano elezioni simboliche».
La convenzione di Strasburgo prescrive l’estensione del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni locali per chi risiede legalmente da almeno cinque anni. Attualmente, 12 Stati membri dell’Unione Europea hanno già esteso il diritto di voto alle elezioni locali ai residenti stranieri, riconoscendo l’importanza di una maggiore inclusione e partecipazione democratica.
“«Abbiamo deciso di aderire alla rete europea Voting Rights for All Residents – ha spiegato Utibe Joseph, membro della campagna – Un’iniziativa che promuove il diritto di voto per tutti i residenti affinché la politica locale rifletta la diversità del paese. È importante sottolineare che i voti espressi in questi seggi non influenzeranno l’esito finale, ma rappresenteranno un passo concreto verso l’inclusione di tutti e tutte».
I candidati e le candidate che potranno essere votati nell’iniziativa “Qui vivo Qui voto” provengono da associazioni di migranti del territorio ed hanno deciso di spendersi in prima persona per questa battaglia. «Sono persone che hanno deciso di mettere la propria vita in primo piano e raccontare la propria storia proprio per far vedere quanto sia una questione personale», conclude Hodo.
ASCOLTA L’INTERVISTA A KEJSI HODO: