Queen of Saba, il 20 gennaio al Covo Club con l’album Medusa. Dal vivo creiamo spazi safe

Saliranno sul palco del Covo Club sabato 20 gennaio all’interno del loro Medusa tour. Stiamo parlando dei Queen of Saba, duo formato da Sara Santi e Lorenzo Battistel, che ci porta in un mondo fatto di elettronica, R&B, neo-soul, dance, hip-hop il tutto in una dimensione live in cui il pubblico è protagonista.

Medusa è una menade danzante che ci invita in un mondo fuori dal binario, dove si celebra la trans joy e la salute mentale non è un argomento tabù. Un mondo verde acido e rosa shocking, affastellato di figure scontornate, vegetazione prepotente e atti contronatura. Medusa è il mostruoso che da dentro di noi scalpita e sibila e cerca di tracciare una strada mai percorsa prima

Queen of Saba
Queen of Saba

Medusa, uscito il 13 ottobre scorso, arriva a due anni di distanza da Fatamorgana, l’album d’esordio del duo. Si tratta di 9 tracce che contengono alcuni featuring molto importanti come Ganoona, BigMama e Willie Peyote. Nei brani dell’album, oltre a sonorità che portano a danzare, saltare e muoversi, si riscontrano molti temi politici e sociali.

“La definizione in spagnolo di politicamente impegnato e compromitido, cioè compromesso che spiega bene. Nel momento in cui una persona decide di esporsi con la sua arte e raccontare le sue cose personali sta prendendo dello spazio. Per me questo deve andare di pari passo con una consapevolezza politica di cosa stai occupando, come lo stai occupando. Se hai milioni di follower o hai tot persone che vengono a un tuo concerto, sai che hai la possibilità da quel palco o da quello spazio di dire qualcosa che può risuonare con le persone, farle sentire meno sole. Accendere lampadine, mettere la pulce nell’orecchio. Per me non esiste musica, arte senza compromissione con la politica e l’attuale.”

I live dei Queen of Saba si contraddostinguono anche per il protagonismo del pubblico. Il pubblico è invitato ad essere parte integrante dello spettacolo, a dire la sua. I QoS invitano il proprio pubblico a portare al concerto bandiere (rigorosamente senza asta) o cartelli che possono essere politici, sociali, sfoghi personali.

Ma soprattutto la band ha deciso di stilare un vademecum di buone prassi per un concerto che sia una zona safe. Pare una cosa banale, perchè un concerto a nostro avviso è per definizione uno spazio safe, ma non è sempre così ed è un’ottima iniziativa ribadire alcune cose.

Il tour del duo proseguirà dopo il 20.01 Bologna – Covo Club (prevendite qui), il 26.01 Milano – Circolo Magnolia, 02.02 Roma – Alcazar Live, 17.02 Ferrara – Officina MECA.

Nell’attesa di scatenarci sabato sera al ritmo dei brani dei Queen of Saba, abbiamo intervistato Sara.