«Venerdì riparte la rassegna culturale estiva che si tiene dal 2015 anni Ai 300 Scalini, nel Parco San Pellegrino» racconta Debora Binci, direttrice artistica dello spazio e presidente del Teatro dei Mignoli. Il titolo di quest’anno è “Punti di fuga” e includerà ventitré appuntamenti che si intersecheranno con il InsOrti Festival, proseguendo fino al 15 settembre. Così attività come il trekking, lo yoga, la poesia, e varie forme d’arte dialogheranno e si intrecceranno ad altre attività del Parco come la cura dell’orto, della vigna, la panificazione e la ristorazione al Rifugio di collina.

Da venerdì al 15 settembre Ai 300 Scalini spettacoli, trekking, agricoltura e musica

«”Punti di fuga” è il titolo di questa edizione», ha spiegato Mirco Alboresi, direttore artistico dello spazio Ai 300 scalini e vicepresidente del Teatro dei Mignoli. «È un’espressione usata in arte – per indicare come riprodurre su un foglio la profondità di uno spazio rispetto a un piano – infatti Ai 300 scalini ospiterà più performance artistiche, ma richiama anche l’evasione, perchè il parco si presta come un punto di fuga positivo dalla città. Uno spazio in mezzo alla natura, fresco, con panorami stupendi».

«Apriremo i cancelli il giovedì – ha precisato Binci -, ma il primo appuntamento sarà venerdì alle 21 con una serata di stand up Comedy, a cura di Emanuele Tumolo, in collaborazione con dei comici torinesi del Torino Comedy Lounge – Valeria Pusceddu e Antonio Piazza». Si susseguiranno monologhi comici: un flusso di coscienza libero e provocatorio dai temi più vari dalla politica, a Gesù, fino alla prostata e al bukkake.
«E sabato ci sarà la giornata inaugurale che abbiamo chiamato scanzonatamente “Giornata-figata” – spiegato Binci – che, a partire dalle 18.30, trascorreremo insieme ai ragazzi di Checkpoint Charlie». Loro organizzeranno laboratori di serigrafia usando matrici incise con le piante selvatiche del parco e poi useranno le stampe per allestire lo spazio della festa. Ma non solo, permetteranno al pubblico di scattare foto-ritratto su carta fotografica ai sali e d’argento con antiche macchine fotografiche. «La sera si esibiranno i S’ambarkamo – un gruppo di percussioni afrobrasiliane, nato a Bologna nel 2018, che proporrà un repertorio che va dal sambareggae al drum’nbass, dal funky al maracatu. E a seguire vinili quindi musica d’ascolto con un nostro amico Dj che verrà da Padova».

Una rassegna che rientra nel calendario di Bologna Estate 2024 e che dal 13 si intreccerà con il festival InsOrti. Una rassegna a matrioska con undici ospiti selezionati tra una rosa di «centoventiquattro candidature», ha specificato Binci. «Musica e teatro con compagnie storiche saranno al centro di questo programma. Segnaliamo per il 14 giugno, Marta Cellamare, un’artista molto giovane, basata a Bologna», che metterà in scena uno spettacolo ibrido in cui si alternando sonorità mediterranee, Mazurke e Valse francofone a fiabe tradizionali pugliesi, vecchi breviari di mare e storie di isole misteriose. Lo stesso giorno, la sera, «lo spettacolo “Dalla notte dei tempi” di Teatrino Giullare» che gioca con la tradizione delle “Mille e una notte” e con le maschere, in equilibrio tra il nostro mondo ed un immaginario levante, tra scrittura e trasmissione orale.

L’accesso alle iniziative potrà essere «a biglietto o a offerta libera per “Punto di fuga”, mentre per “InsOrti” è tutto gratuito o a offerta libera», ha precisato Binci. «È consigliata la prenotazione. Durante InsOrti cercheremo di favorire fruizioni non tradizionali e sfrutteremo le caratteristiche fisiche del posto, e non tutti gli spettacoli o le performance avranno a disposizione grandi spazi quindi alcuni ospiteranno un numero limitato di persone (30 o 40). Per esempio per le conversazioni poetiche itineranti di Patrizia Menichelli, sabato 22, i gruppi potranno arrivare al massimo a diciotto persone. Andando su eventibite, dal nostro blog o dalle nostre pagine social, sarà possibile riservare uno o più posti».

ASCOLTA L’INTERVISTA A DEBORA BINCI E A MIRCO ALBORESI: