“Tre istituzioni e un Patrimonio” è il progetto operativo ideato da oltre un decennio dalla Regione Emilia-Romagna e sviluppato ogni due anni con l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Si tratta di un’attività di laboratori didattico-formativi per gli studenti dell’Accademia, incaricati nel restauro e nella valorizzazione di un bene culturale. Per l’edizione 2022-2023 l’attività che verrà realizzata è il “Progetto Portici” in cui, insieme alla Regione Emilia-Romagna e L’Accademia, verrà coinvolto anche il Comune di Bologna.
Gli studenti dell’Accademia di Belle Arti, protagonisti nel restauro dei portici
Il progetto è finalizzato al restauro e alla valorizzazione dei portici di Bologna che, nel 2021, sono divenuti patrimonio dell’Umanità Unesco. In particolare i lavori verranno svolti sul portico ligneo di Palazzo Grassi (via Marsala) e sul portico del tabernacolo e affresco di Madonna con Bambino (via Belle Arti). Il “Progetto Portici” prevede la realizzazione di cinque “cantieri” che vedranno la collaborazione di più di 50 studenti dei Corsi di Restauro, di Comunicazione, di Educazione al patrimonio, di Design grafico e dei Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo. Come ci spiega Camilla Roversi Monaco, coordinatrice dei cantieri di restauro per l’Accademia di Belle Arti: «gli studenti da noi guidati sono i protagonisti del progetto, i restauri vengono fatti da loro». Gli studenti potranno così mettersi in gioco e fare un’esperienza formativa sul campo, utile al loro futuro ruolo di operatori nell’ambito dei beni culturali. Tra loro, gli studenti del corso dei Linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, creeranno ad esempio un film della narrazione delle diverse fasi del porgetto.
Il progetto “Tre istituzioni e un patrimonio” risponde all’esigenza di consolidare il tessuto culturale del territori. Come ci racconta Antonella Salvi, funzionario specialista in beni culturali della regione Emilia-Romagna e responsabile del programma operativo: «si tratta di un lavoro di squadra tra le istituzioni e i ragazzi per diffondere nella città una mentalità di condivisione e responsabilità condivise». L’obiettivo è quello di portare avanti un progetto efficace per valorizzare e sensibilizzare la tutela di un patrimonio artistico spesso poco conosciuto. L’attività porta al coinvolgimento di giovani e cittadini attraverso la messa a punto di strumenti multimediali; si cercherà dunque di promuovere «un’attività di rigenerazione conservativa ma anche di rigenerazione dei valori e significati». Le istituzioni, collaborando, diventano agenzie formative sul territorio con l’intento di valorizzare i portici che, dalle parole di Antonella Salvi, sono «straordinari per la nostra città come valore identitario, storico, culturale, architettonico e che ci consentono di allargare sempre di più la potenzialità delle attività messe in campo».
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