Continua l’appuntamento settimanale con Musica Leggerissima, ogni giovedì alle 15 su Radio Città Fujiko, per parlare delle notizie più leggere del mondo della musica.

Musica Leggerissima: le notizie della settimana

È uscito Vultures, il nuovo, attesissimo joint album di Kanye West con Ty Dolla Sign. Ci sono state diverse vicissitudini: sarebbe dovuto uscire qualche mese fa, non è uscito per problemi vari tra cui, pare, l’ottenimento dei permessi per i vari campionamenti che West usa nelle sue canzoni, problemi che tutt’ora rimangono nonostante l’uscita dell’album. Ci sono infatti diverse notizie legate a questa nuova uscita, la prima delle quali è che Ozzy Osbourne ha scritto sui social, «Kanye West ha chiesto il permesso di campionare una parte di una performance dal vivo di Iron Man allo US Festival del 1983 senza la parte vocale. Il permesso gli è stato negato perché è un antisemita e ha causato a molti un dolore indicibile. È andato avanti per la sua strada e ha usato comunque il campione al listening party dell’album dell’altra sera. Non voglio avere nulla a che fare con quest’uomo!». Nel frattempo però Carnival, la canzone in cui era presente il sample è stata cambiata, e adesso è diversa. Un problema simile West l’ha avuto con Donna Summer, non avendo ottenuto il permesso di campionare I Feel Love. Per aggirare il problema, però, West avrebbe cambiato le parole e le avrebbe fatte cantare all’intelligenza artificiale. Secondo chi gestisce i diritti della diva, questa sarebbe una violazione dei diritti d’autore; se così fosse, West sarebbe nuovamente costretto a cambiare l’album – che, per inciso, ha cambiato titolo e copertina già due volte.

L’ultima notizia su Vultures riguarda i collaboratori: l’album, infatti, non solo vanta un italiano, ma soprattutto i cori della Curva nord dell’Inter in ben due pezzi, Stars e Carnival. La Curva nord è inclusa nei crediti anche su Genius, che ha ripreso la notizia sui social. I cori, secondo RockIt, sarebbero stati registrati e prodotti dall’artista italiano Federico Secondomè.

Non è successo molto altro, quindi tocca parlare di Sanremo. Si è conclusa la kermesse, e con lei il lustro di conduzione di Amadeus; gli inventori del Fantasanremo hanno annunciato che si è chiuso un ciclo e che, se il Fanta tornerà l’anno prossimo, sarà totalmente diverso e completamente rinnovato. Si chiude quindi l’era dei 100 baudi della squadra di cinque artisti capitanata da uno di loro, dei bonus Pelù e Dargen e dei malus per i malfunzionamenti durante l’esibizione.

Dopo la gag del ballo del qua qua, stando al Corriere della Sera, non è la prima volta che John Travolta viene in Italia a pubblicizzare qualcosa. L’ultima volta fu nel 2017 a Music, un programma con Paolo Bonolis, in cui Travolta si presentò pubblicizzando un resort a 8 stelle in Belize, sostenendo che fosse gestito da due «amici italiani». «Nemmeno una settimana dopo, sette persone furono arrestate per truffa, riciclaggio e abusivismo bancario e finanziario. […] Uno dei due “amici italiani” citati da Travolta nell’intervista era Domenico Giannini, italiano emigrato in Svizzera, considerato la mente della truffa. Attraverso una rete di una quarantina di collaboratori, Giannini aveva convinto oltre 200 investitori a mettere da parte 20 milioni di euro per la costruzione del finto resort extralusso al largo del Belize, con la promessa di altissimi rendimenti. Una vera e propria organizzazione internazionale con basi in Italia, Lussemburgo, Svizzera, Caraibi e Londra».

Sanremo è stata anche la settimana in cui è nato il meme di Diodato brigatista. La genesi è la seguente: qualche utente online, presumibilmente su X, ha notato che le ultime canzoni di Diodato s’intitolano “Fai rumore” e “Ti muovi” e ha scherzato qualcosa di molto simile a «Cos’ha, Aldo Moro nel sottoscala?» Ed è così che è nato il meme per cui Diodato tiene Aldo Moro nel sottoscala dell’Ariston, aiutato da Dargen D’Amico e Ghali. I giornali variano tra titolare sul vandalismo alla pagina Wikipedia del leader della Dc e titolare sul fatto che Diodato sia stato “vittima dei troll”, ma in realtà il cantante sembra averla presa abbastanza sportivamente: Diodato è stato infatti ospite di Fiorello a Viva Rai 2, dove ha scherzato sul meme commentando «Hanno scoperto che siamo sovversivi».

Sembra essere stato, infine, il Festival di Ghali. Lo ipotizza il giornalista Patrizio Ruviglioni, che ha scritto per Vanity Fair un articolo intitolato proprio “È stato il Sanremo di Ghali?”: «È per questa sua vocazione nazionalpopolare, intesa in senso quasi nobile, che Ghali può diventare un’icona, la popstar del futuro come si pensava, del resto, nel 2017. Uscirne così da un palco come Sanremo, con tutto ciò che si porta dietro, è un primo passo decisivo. Poi, certo, è tutto in divenire: c’è il rischio che sia stato solo un fuoco di paglia, che non troverà mai la sua dimensione o, peggio, che procedendo avanti su questa via diventi una sorta di prete laico. Ma è la tassa che devono pagare i pochissimi che hanno un talento così grande, e in fondo va anche bene così».

Chiara Scipiotti