Coalizione Civica chiede al sindaco l’annullamento del capitolato di appalto che prevederebbe l’esternalizzazione dei servizi di catalogazione e gestione del patrimonio bibliotecario. La richiesta di autotutela verrà valutata domani. Essendosi verificate violazioni del testo unico sugli enti locali, Coalizione Civica non esclude un ricorso giudiziario se l’istanza dovesse essere respinta. L’intervista a Federico Martelloni.
Biblioteche, Coalizione Civica contro la privatizzazione
I consiglieri comunali di Coalizione Civica, Federico Martelloni ed Emily Clancy, insieme a Brunella Guida, rappresentante della lista al Quartiere Navile, hanno presentato al Comune di Bologna un’istanza a provvedere in via di autotutela per richiedere la sospensione di un appalto sulla privatizzazione delle biblioteche centrali e di quartiere. Nello specifico, il bando riguarda l’esternalizzazione totale dei servizi della Biblioteca Lame-Malservisi di via Marco Polo.
“Da un punto di vista politico generale abbiamo sempre pensato che le biblioteche di quartiere fossero dei presidi culturali molto preziosi su cui investire – spiega Federico Martelloni – Oggi ci pare che l’idea di scommettere su questi presidi culturali e territoriali non ci sia affatto”.
Martelloni parla di significative infrazioni di legge e regolamento nell’emanazione del bando d’appalto: nello specifico sarebbe stato violato un articolo del Tuel (Testo Unico Enti Locali) che prevede che l’organizzazione dei servizi pubblici sia di spettanza del Consiglio Comunale, e due articoli dello Statuto del Comune sull’interpellanza dei Consigli di Quartiere interessati.
Questo processo pare non aver seguito l’iter regolare, non essendo passato per il Consiglio Comunale, né per il vaglio della rappresentanza diretta dei cittadini in Quartiere.
“Il Consiglio Comunale, competente a deliberare sul mutamento della gestione del servizio, non è mai stato interpellato – continua Martelloni – e il Quartiere, che secondo i principi di sussidiarietà orizzontale avrebbe dovuto essere ascoltato, è stato scavalcato”.
Oltre allo Statuto comunale e al Tuel, è lo stesso “Piano Programma sulle biblioteche 2016-2018” a non prevedere questo tipo di azione: la grossolana messa a punto del bando avrebbe, quindi, innescato una contraddizione col codice appalti, il quale prevede che tutte le variazioni vengano preventivamente indicate. Chi si aggiudicherebbe il bando si ritroverebbe, così, a violare una sostanziale norma del codice, col prossimo piano (il cui inizio di stesura è previsto per quest’anno) che dovrebbe inserire a posteriori questo nuovo modello privatizzato di gestione dei servizi.
Coalizione Civica parla dell’istanza di autotutela presentata al sindaco come di un’iniziativa in corner per ovviare ad una accelerazione tempestiva e illegittima. Le buste di partecipazione al bando, infatti, verranno aperte domani.
Stando alle parole di Martelloni “istanza di autotutela vuol dire dare uno spazio alla giunta e al sindaco per autotutelarsi rispetto alle improvvisazioni e agli inciampi che questo itinerario ha già conosciuto”.
L’amministrazione ha, dunque, ancora 24 ore per ragionare sull’esposto. Trattandosi di vera e propria infrazione, Coalizione Civica non esclude la possibilità di far viaggiare le proprie istanze su carta bollata tramite un ricorso al Tar.
“Non siamo quelli più affezionati a seguire la via giudiziaria – sostiene Martelloni – ma stavolta purtroppo non possiamo escluderlo. In genere le nostre istanze viaggiano sulle parole della politica ma serve che gli spazi deputati alla politica siano suscettibili di essere attraversati, se vengono sequestrati come in questo caso può accadere che per riaprirli si debba fare ricorso alla giustizia
L’esternalizzazione totale dei servizi, in particolare, della Biblioteca Lame-Malservisi ha tutta l’aria di essere un tassello inseribile nell’acceso dibattito sulla gentrificazione dell’immediata periferia nord. Brunella Guida, rappresentante di Coalizione Civica al Quartiere Navile, parla della biblioteca come uno dei pochi spazi di aggregazione senza consumo presenti nella zona, attorno al quale gravita un numero disparato di associazioni e realtà sociali.
Riguardo alla questione interna al Navile più dibattuta degli ultimi tempi, ovvero le minacce di sgombero rivolte a Xm24, Martelloni parla della volontà di aprire una caserma come di un’ennesima improvvisazione.
“Ci ha colpito che passi per la cancellazione di Xm la rigenerazione di un quartiere che, basta guardare la Trilogia del Navile, è campione di incompiutezza. Quello che possiamo augurarci – conclude Martelloni – è che non si chiudano i canali di dialogo con l’amministrazione e che l’amministrazione non insista su questa idea provocatoria di chiudere una delle poche esperienze associative del quartiere”.
Cristiano Capuano