La scelta di dedicare un festival all’editoria indipendente di poesia parta dall’osservazione delle evoluzioni dell’ambiente e da fatti concreti.
Gli editori indipendenti svolgono un ruolo chiave, sia dal punto di vista economico-materiale sia da quello culturale e di “ricerca”, e non sono più considerabili come un semplice insieme minoritario o secondario. In quanto, in termini di dati,  all’interno della nicchia del mercato della poesia contemporanea la sproporzione di numeri tra i titoli pubblicati dalle grandi case e da quelle piccole è notevole: le major, pubblicano circa il 10% dei libri in circolazione.
Il titolo del festival è stato scelto per la sua duplice funzione.  Da un lato esso è riconducibile alla “pressa” e quindi alla stampa stessa, rappresentando iconicamente i gesti di una attività tradizionale; dall’altro il titolo vuole sottolineare il format antagonistico che vede, coppie di editori con visioni conflittuali confrontarsi su temi ben specifici dell’editoria, nella convinzione che la contrapposizione dialettica possa far emergere spunti validi e sostanziosi. Le “pressioni” sono infine anche “impressioni” che hanno come obiettivo il pubblico: lo spettatore sarà spinto a dibattere, interrogarsi e valutare personalmente quanto proposto.
L’intento è anche rivolgersi ai giovanissimi che si approcciano alla letteratura di ambito poetico – pubblico sempre più presente a queste tipologie di eventi – per mostrargli in modo chiaro quali siano i nodi importanti di tale realtà.
Il format del festival prevede tre incontri a giornata suddivisi in due tipologie: “uno contro uno” e “off – tavola rotonda”. Nella prima tipologia una coppia di editori dialogherà su uno specifico tema inerente l’editoria poetica. In totale verranno affrontati quattro temi: Scrivere del proprio tempo; Dal manoscritto al libro: tra fundraising e produzione; I costi dell’editoria: pagare o non pagare?; Il libro oggi, tra analogico e digitale. Nelle tavole rotonde verranno proposti due argomenti differenti: la prima analizzerà attraverso l’intervento di esterni (un accademico, un critico e un poeta) problematiche e sfide dell’editoria indipendente; la seconda, sul tema della poesia inedita, tenterà di valutare posizioni e interazioni di tre attori principali: il web, gli editori “offline” e le riviste digitali, nel tentativo di inquadrare dubbi e domande pertinenti al nostro tempo.
Alla moderazione si affiancheranno membri della redazione de «La Balena Bianca».