Potere al Popolo ha indetto oggi una conferenza stampa per protestare contro le politiche regionali in tema ambientale, e per anticipare la manifestazione contro il nuovo rigassificatore che si terrà sabato 6 maggio a Ravenna.

Gli interventi di PaP, Cambiare Rotta e Fridays for Future Ravenna

Alla conferenza, che si è tenuta davanti alla sede della regione Emilia-Romagna, è intervenuta anche l’attivista ed esponente di PaP Marta Collot: «Oggi siamo qui per denunciare quello che è successo negli ultimi giorni – le alluvioni che hanno provocato sfollati e persino morti». L’Emilia-Romagna, specifica Collot, è la regione con il rischio idrogeologico più alto d’Italia, e l’ondata di maltempo della settimana appena passata non è il frutto di tragiche fatalità, ma di un’emergenza climatica sempre più grave che porterà al collasso climatico dell’intero pianeta: «Che l’amministrazione regionale parli di tragedia inaspettata è assolutamente scandaloso: questi eventi sono già successi negli ultimi anni, e la politica non ha fatto niente per una reale prevenzione – puntando invece ancora di più sulla cementificazione e continuando a investire nelle grandi opere inutili: pensiamo al passante, oltre che alla linea rossa del tram su Bologna».

Tra i manifestanti presenti all’evento c’è anche Giuseppe, esponente dell’organizzazione giovanile Cambiare Rotta e volontario a Faenza per aiutare gli abitanti colpiti dall’alluvione. «Vari cittadini ci hanno detto che era già successa una cosa simile quattro o cinque anni fa, in cui una parte delle paratie del fiume avevano ceduto – racconta – Il Comune non aveva comunque fatto alcun tipo di intervento». Quelli che adesso si chiamano disastri o tragedie sono in realtà situazioni annunciate, figlie di politiche portate avanti dall’amministrazione locale e, aggiunge l’attivista, specificatamente dal Pd: «L’evento più lampante è il rigassificatore di Ravenna, che ha uno scopo tutto politico e non realmente ambientale – poiché, di fatto, si torna indietro all’utilizzo dei combustibili fossili».

Proprio sul nuovo rigassificatore di Ravenna sarà incentrata la manifestazione di domani: «C’è un collegamento diretto tra la scelta di restare ancorati al fossile e gli eventi climatici estremi che si stanno moltiplicando su tutto il territorio – osserva Anna, portavoce di Fridays for Future Ravenna – Questo non è un fenomeno isolato, è una crisi che fa parte di un puzzle più grande e che è solo un primo assaggio di quello che ci aspetta in futuro se non cambiamo rotta direttamente». Conclude Collot: «Devono essere fatti investimenti massicci e strutturali nella prevenzione, non interventi in termini emergenziali o per spot di campagne elettorali».

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARTA COLLOT:

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Chiara Scipiotti