Si svolge dal 19 al 25 settembre la 15esima edizione di perAspera, il Festival di arti interdisciplinari contemporanee ideato e organizzato da Nove Punti Aps, con la direzione artistica di Maria Donnoli e Ennio Ruffolo. Esperienze urbane, arti performative, teatro, danza, installazioni, incontri e laboratori: dal centro alla periferia di Bologna per una settimana di spettacoli.

Il programma di perAspera Festival

Il titolo scelto per questa edizione è “Diversivo”. Come ci racconta Maria Donnoli «è molto significativa la locandina per noi. Quando con Ennio stavamo ragionando sulla direzione da dare alla programmazione stavamo casualmente osservando sul web il bozzetto di un illustratore che si chiama Marco Smacchia, uno schizzo a matita di una bottiglia di detersivo con scritto “diversivo”. A quel punto è stata un’illuminazione, quella sarebbe stata la linea del festival: l’idea di portare qualcosa di diverso in molteplici accezioni alla città di Bologna».
«Nel programma ci sono infatti molte cose diverse, che hanno a che fare con l’inclusione del pubblico che diventa parte attiva dello spettacolo, vere e proprie performance in cui lo spettatore diventa attore» continua Ennio Ruffolo.

Sono molti i luoghi in cui si svolgerà il Festival, precisamente 8. Dalla Sala della Musica alla Biblioteca Salaborsa al LabOratorio San Filippo Neri, dalla Piazza Lucio Dalla al Mercato Albani, dalla Certosa al Centro Sportivo Pizzoli, dal Consorzio Cave di Bologna al Teatro Laura Betti. Spazi nei quali il pubblico è chiamato non solo a una osservazione attiva, ma ad un vero e proprio intervento diretto.

PerAspera inaugura il 19 settembre con Laniakea, uno spettacolo che riflette sulla accettazione della natura precaria delle cose, della loro bellezza effimera. I danzatori saranno con il pubblico in platea e dialogheranno con il live electronics, sul palco.
Evento più unico che raro mercoledì 21 settembre al Centro Sportivo Pizzoli, in cui Macellerie Pasolini presenterà una performance collettiva con giovani appassionati di calcio coinvolti in un torneo, mentre il pubblico sarà immerso in un paesaggio sonoro fatto di parole evocative del poeta Pasolini con le periferie del suo tempo.

Il finale del festival, domenica 25 settembre, è affidato all’happening Grand Bois di Bluemotion e Fanny & Alexander in collaborazione con Tempo Reale. Lo spettacolo è un ecosistema in cui le/i musiciste/i sono connesse/i tra loro mediante un sistema di auricolari in-ear: dal quartier generale battiti e serie di ritmi sono mandati alle varie postazioni, con singole epifanie di presenze o personaggi musicali provenienti dal grande cimitero della musica. Una nuova composizione poliritmica allora appare, e l’ascoltatore può decidere come avvicinarsi alla singola fonte sonora.

Rachele Copparoni

ASCOLTA L’INTERVISTA A MARIA DONNOLI E ENNIO RUFFOLO: