Il segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini, a Bologna per la festa dei 115 anni del sindacato, boccia la proposta del governo sul prepensionamento, con un mutuo a carico di chi vuole lasciare il lavoro prima dei termini: “Dopo il lavoro a tutele crescenti, le pensioni a tutele crescenti. I soldi per le imprese li hanno trovati, modifichino la riforma Fornero”.
È venuto a Bologna per partecipare ad una tavola rotonda in occasione dei 115 anni della Fiom, che verranno festeggiati oggi e domani alle Caserme rosse, ma inevitabilmente le domande dei giornalisti hanno toccato temi di attualità nazionale.
Maurizio Landini, segretario nazionale dei metalmeccanici Cgil, boccia senza appello la proposta avanzata dal governo ai sindacati sul tema della flessibilità in uscita dal mondo del lavoro.
Martedì sera l’esecutivo aveva proposto che chi vuole lasciare il lavoro prima dei termini anagrafici – innalzati dalla riforma Fornero – possa accedere ad un prestito rimborsabile in 20 anni. Un vero e proprio mutuo, con tanto di piano di ammortamento, di cui sarebbe garante l’Inps e che suona come l’ennesimo regalo alle banche.
“Dopo il lavoro a tutele crescenti che in realtà non ha tutele – ironizza Landini – ora si propongono le pensioni a tutele crescenti“.
Un’ipotesi che per il leader della Fiom non è accettabile perché non si può chiedere di pagare di tasca propria a chi ha versato 40 anni. L’obiettivo, per il segretario dei metalmeccanici, resta la modifica della riforma Fornero. Non solo con l’abbassamento dell’età pensionabile e il prepensionamento senza penalizzazione, ma rivedendo tutto il sistema perché, sottolinea il sindacalista, “è assurdo che sia solo contributivo”.
Quanto alle risorse, stimate in 10 miliardi di euro, per rendere possibile l’operazione e che il governo dice di non poter sostenere, Landini sottolinea quali sono stati i provvedimenti del governo Renzi nell’ultimo anno e mezzo: “I soldi per le imprese li hanno trovati e hanno dato loro risorse pubbliche per assumere lavoratori con meno tutele. Li hanno trovati nonostante non ci sia più una lotta all’evasione fiscale“.